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Correre nella Natura, incontro con Claudio Bacchi
Inserito da Franz.Rossi il 02/03/2007 alle 00:30 nella sezione vita al club
Serata anomala, quella di ierisera al Road.
In visita Claudio Bacchi il podista che in 17 caldissimi giorni dello scorso agosto ha percorso quasi 650 chilometri lungo il Po, dalla sorgente alla foce.
Perchè anomala?
Era iniziata come molte altre serate organizzate per i giovedì del Road: un tema da sviluppare, un relatore entusiasta e un manipolo di curiosi.
La corsa la fa da padrona in queste serate, si parla di allenamenti, alimentazione, campioni...
Ieri si è iniziato così: raccontando l'impresa podistica di fare una maratona al giorno per 17 giorni consecutivi. Ma presto si è cambiato registro...
Claudio è un emiliano doc, nato e vissuto sulle sponde del Po, il grande padre, che (come il Nilo per gli egizi) detta con i suoi umori le fortune e le sfortune della gente che vive sulle sue sponde.
E dell'amore per il Po si è parlato. Del micro mondo che intorno al Po ruota. Della gente che cambia come cambia il fiume.
Di come scorrendo e trasformandosi, da piccolo stentato ruscello lungo le pendici del Monviso, si ingrossa, raccoglie affluenti e si impigrisce fino a sfociare nel mare Adriatico.
I piemontesi di montagna quasi non lo riconoscono, ma la gente di pianura ha imparato a rispettarlo via via che prende forza.
La nascita dell'idea ci è stata raccontata un po' da Luciano Zenesini, promotore dell'incontro e padrone di casa per la serata. Due grandi passioni, una, atavica, per il fiume (da cui l'azienda di Bacchi ancor'oggi trae sostentamento). Una, moderna, per la corsa.
Le due passioni si incontrano ed un sogno si realizza in questo progetto: il Po di corsa.
Ma già il modo di interpretare la corsa di Claudio si differenzia da quello della maggioranza: una corsa come mezzo privilegiato di turismo e di contatto con l'ambiente.
Nascono così le partecipazioni alle principali gare di ultratrail, il deserto del Sahara o l'isola vulcanica dell'oceano indiano: nessun luogo sembra non adatto a correre a questo emiliano con l'argento vivo addosso.
E alla passione si unisce la capacità imprenditoriale di trasformare le idee in progetti e quindi realizzarle.
Oggi l'impresa estiva è diventata uno stimolo, una fondamenta di tutta una serie di attività che ruotano intorno al Po.
In questo senso si spiega perchè ogni tappa si concludeva con una festa di piazza in paese, con tanto di musicisti e filmati.
In questo senso si spiega la numerosa partecipazione "popolare" e la scarsa presenza sui giornali di settore.
In questo senso si svela un po' di più anche il personaggio di Claudio Bacchi.
Alla fine della serata, mentre rispondeva alle ultime domande, ha annunciato come tra due anni (nel 2008) intenda ripetere la corsa a tappe lungo il Po, ritornando negli stessi luoghi e stimolando di nuovo progetti per il grande fiume... e avendolo conosciuto possiamo essere certi che ne sentiremo ancora parlare.
Franz
P.S. se volete maggiori informazioni visitate il sito di Claudio in cui si racconta la storia delle 17 tappe.

Un momento della serata con Isolano Motta che regala il libro e la maglia del Road a Bacchi
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..solo una piccola "provocazione" che spero venga presa col giusto spirito: peccato per chi non c'era....