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Primo commento alla maratona di New York!

Inserito da enricobaldi il 03/11/2009 alle 15:16 nella sezione strada

Sono rientrato a Milano da poche ore e mi butto a leggere i commenti sulla maratona del nostro sito ma … ancora nulla?
E allora racconto la mia prima NY marathon che, come ci ricordi Franz, tutti e anche tu dobbiamo correre almeno una volta.

Bellissima (e freddissima) la partenza sul Verrazano Bridge con la vista sulla per ora lontana Manhattan e poi si entra in quella che per me è la parte migliore della corsa: Brooklyn dove il tifo è veramente stellare.
Io viaggio con Terramia per cui ho la maglietta con la scritta Italia e mi sento così incitare da tutti con un Italia più altri vocalizzi americani per me incomprensibili, ma rispondo a tutti con un sorriso o dando il cinque.
Alla partenza veniamo smistati in tre settori di colore diverso per evitare un’eccessiva congestione di corridori ma quando dopo poche miglia avviene il ricongiungimento è veramente spettacolare: tutti questi corridori che viaggiano alla stessa velocità decisi ad arrivare alla metà sembrano un esercito invincibile che corre ordinato verso il suo obiettivo.
A un certo punto il tifo sparisce. Stiamo passando in una zona industriale? No dal vestito di alcuni passanti capisco che siamo in un quartiere dove la religione è vissuta ancora in modo molto tradizionale; penso che il primo passo per avvicinarsi a Dio sia quello di amare i propri simili e che le persone che ci incitavano e provavano simpatia e affetto nei nostri confronti sono più vicine a Dio di questi abitanti così freddi e impegnati solo nell’osservanza dei loro riti.
Faccio il ponte di Queensboro camminando e vengo superato da ragazza che corre a una velocità di poco superiore alla mia: ha una maglietta già vista …. la raggiungo e le dico ‘Forza Road’: è Chiara con cui scambio un po’ di impressioni sulla corsa e che mi fa confondere questa corsa con le tapasciate brianzole in cui è facile incontrarsi: ‘In bocca al lupo, ci rivediamo più avanti Chiara!’
Dopo il ponte il tifo è di nuovo accesissimo: corriamo in un viale in discesa molto largo, lo si vede bene dall’alto e si vedono due interminabili ali di folla ai lati; decido di andare a fare il pieno di tifo per ricaricarmi un po’, così mi sposto al lato della strada e passando in mezzo a questa folla di visi e di mani faccio il pieno di adrenalina.
Nel Bronx sono un po’ cotto, di tifo ce n’è poco ma buono, do’ il cinque a tutto l’equipaggio di un camion dei pompieri che tutti allegri dicono ohhhh Italia e a qualche solitario nonno della zona sceso ad incitare; i pochi giovani se ne stanno chiusi nel loro cappuccio e sembrano non sapere come comportarsi in una situazione diversa dalla routine quotidiana.
Finalmente sono a Central Park: i tratti in salita li faccio camminando, non mi avvicino neanche alla folla credo che non saprei ricambiare i loro sorrisi. Sento un ‘Italia ….’ Seguito da un lungo discorso in americano, mi giro e vedo il tifoso che sorridendo mi dice: ah! Mi hai sentito allora! Non sei proprio morto! Gli sorrido (se ne sarà accorto?) e proseguo. Ultime tre miglia. Comincio a fare le moltiplicazioni per capire se manca tanto o poco, strano di solito cinque chilometri sono pochi ma qui mi sembrano tanti; ma quelli più lunghi sono gli ultimi 800 metri: sicuramente li hanno misurati male, non sono meno di due chilometri … comunque arrivo. Bellissima!
Una nota per gli indecisi: sarà anche una corsa alla moda ma quello che si vive è una grande festa popolare, non c’è niente di snob in questa corsa; forse la viviamo in modo snob qui da noi ma la corsa è un’altra cosa..
Bè ora che ho scritto il commento vado a vedere la registrazione della gara vera: chi avrà vinto un keniano anche questa volta?
Enrico Baldi

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Commenti
  • artiglio 03/11/2009 alle 15:17:57 rispondi
    In realtà un primo commento è proprio sull'articolo di Franz, è stato fatto con la "diretta" , da me medesimo domenica scorsa, davanti al computer... purtroppo ho seguito solo i soci che mi ricordavo fossero iscritti, e non ho avuto modo di seguirvi tutti...
    Bella esperienza, aspettiamo le risposte
    Attilio
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