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![]() Ventisette, giorno di paga - #02Inserito da Franz.Rossi il 26/02/2007 alle 21:24 nella sezione storie
La corsa eticaStamattina in metropolitana ho carpito sprazzi di conversazioni tra due – almeno a giudicare dagli abiti – professionisti. Decisamente di bell′aspetto, curati nei modi ed educati nel parlare, età over 40 ma mitigata dalla buona forma fisica.Lui spiegava a lei la "logica del portoghese". Sosteneva che considerando il numero di viaggi che si potevano fare senza biglietto prima di essere colti in flagrante dai controllori e moltiplicando questo numero per il costo del biglietto si otteneva una cifra inferiore alla multa. Quindi era meglio viaggiare senza pagare. E′ la stessa logica del condono fiscale: meglio non pagare e attendere il condono che sana tutto. Però – dico io – si sposta il cuore del problema: viaggiare senza biglietto o non pagare le tasse non è moralmente accettabile. Magari sarà conveniente, ma non è accettabile. Il mondo d′oggi ci propone troppi esempi di confusione tra valore economico e valore morale. E nella corsa, piccolo mondo che rispecchia tutti i fenomeni del mondo moderno, vige la stessa confusione. Siamo tutti d′accordo che chi taglia un percorso si comporta in modo immorale ed inaccettabile. Ma la stessa chiarezza nel giudicare viene poi mitigata. Negli Stati Uniti è nata una polemica a causa di un gruppo di marcia/corridori che facevano le maratone per raccogliere fondi per la lotta contro una malattia. Scopo benefico che attirava molti volontari. Poi il "guru" di questa organizzazione prometteva loro di arrivare in fondo. Di finire una maratona (e sappiamo quanto questo può motivare). E per raggiungere l′obbiettivo tagliava tratti del percorso. Alla fine si era giustificato con un "non facciamo del male a nessuno, anzi raccogliamo fondi". Volete un esempio di casa nostra? Allora che dite di un atleta che correndo con il pettorale ed il chip di un amico vince al suo posto un premio di categoria? Inaccettabile! Ma se la stessa cosa la fa per "fare" il tempo per la qualificazione alla maratona di Boston o New York? Il doping è la piaga moderna dello sport. Lotta agli atleti dopati. E i tanti tra noi che prendono gli aminoacidi ramificati prima di un cross, o le pillole di caffeina che stimolano prima della gara? (e chiudiamo gli occhi sui tanti scemi che passano a "bombe" ben più pericolose). Alla base non c′è lo stesso assioma per cui per raggiungere il risultato vale tutto? Io credo che dobbiamo iniziare dalle basi. Dobbiamo per primi accettare di porci regole morali che aiutino a tenere pulito il nostro piccolo mondo delle corse amatoriali. E′ necessario più rigore. Regole chiare e nessun timore di denunciare chi le infrange. Torniamo all′esempio dell′evasore fiscale. Ci rendiamo conto che proteggere chi non paga le tasse tocca direttamente i nostri protafogli? Allo stesso modo. Coprire chi in gara si comporta in modo non corretto contribuisce in modo immediato a inquinare l′ambiente del podismo. E se non ci badiamo noi, chi se ne occuperà? Franz
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Per me è inconcepibile che per far risultato ad una gara si debba ricorrere a altri strumenti che non sia la propria volontà.
Un revisore tapascione
Barbagianni
ma a mio avviso credo sia inopportuno e fuori luogo citare integratori(perche'tali sono) come aminoacidi a catena ramificata,o qualche tazzina di caffe',il doping e' davvero un problema grande ma non perche' questo o quello vince la gara o piu' stupidamente ancora la tappasciata organizzata dall'oratorio di turno,il doping porta a gravi disfunzioni o addirittura la MORTE,lo sport e' e deve rimanere sinonimo di benessere e salute, quindi "NON" bisogna chiudere gli occhi sui tanti scemi che usano "bombe" ben piu' pericolose.
VI PREGO NON CHIUDIAMO GLI OCCHI