La mezza di Torino e la potenza della pubblicità

Ho ricevuto così tante e-mail di pubblicità della Turin Half Marathon che alla fine mi ci sono iscritto, anche se ci sono almeno altre due mezze, la prossima domenica, molto più vicine.
Un po’ come quando Homer Simpson, con la bava alla bocca davanti ad una televendita, telefona per ordinare un aspirapolvere specifico per la cuccia del cane (che non ha) solo perché c’è in omaggio un cappellino da baseball autografato dallo chef Tony e la possibilità di pagare in 1200 comode rate.
Dovremmo tutti riflettere sulla potenza della pubblicità e sulla sua capacità di orientare le nostre menti.
E di come parlare di questo voglia dire, oggigiorno, parlare di politica.
Il punto è che vado a Torino invece che andare a Monza e mi sento un pirla tutte le volte che vado a consultare il viamichelin per capire a che ora devo svegliarmi.
Ma almeno, e non è una consolazione da poco, la mia famiglia potrà fare un giretto nella città della Mole.
Salvo trovare un passatempo dalle ore 8.00 alle ore 11.30, presumibilmente sotto la pioggia.
Tutto ciò per dire questo: ci sarà qualche Road a Torino?

Ciao,
Mario