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La mia prima volta con trentatre Trentini a trentacinque anni.
Inserito da artiglio il 25/08/2009 alle 14:06 nella sezione triathlon
PRE-GARA
Levataccia ore 5 a.m. del 23 Agosto, mi ricorda i tempi del canottaggio (perché solo a quell’ora lo specchio d’acqua del porto era calmo).
Inizia così la mia prima volta della multidisciplina, macchina Avis già pronta e carica
(la mia ha pensato bene di dare forfait il giorno prima).
Ore nove: sono in zona cambio.
Il posto località “lago di Tenno” per chi non sapesse è una meraviglia, un sogno di lago sopra il Garda incastonato in mezzo alle montagne del trentino.
Memore della descrizione del prezioso Attilio (operativo a supporto del sottoscritto anche giorno 21 agosto) che mi allertava riguardo la tecnicitĂ del percorso, decido di fare un breve sopralluogo in bici.
Il breve sopralluogo finisce in un’ora e trenta con ruota posteriore bucata (in un momento in cui mi sono un po’ lasciato prendere la mano in discesa) il percorso è effettivamente tecnico con tratti al limite del down Hill e pensare che ero convinto fosse la mia frazione privilegiata.
Mi faccio animo arrivo trafelato in zona cambio, sostituisco camera d’aria sgonfio ruote a pressione 3 per rendere bici meno nervosa e più guidabile sullo sconnesso.
NUOTO
Mi butto in acqua secondo gruppo di partenza, i compagni di club che ho scoperto partecipare (individuati grazie al body) Giancarlo e Luisella sono nel primo gruppo, non mi possono dare una mano; il nuoto, comunque mi è amico quest’anno ho nuotato con una squadra master in più sono Siciliano e il mio orgoglio campanilista mi impedisce di fare brutta figura in acqua con Trentini e Padovani.
Esco fra i primi dieci del mio gruppo non male, mollo al volo muta, occhialini e cuffia, (alla mia preziosa accompagnatrice) e mi avvio in salita, chiudo la frazione dei 750 in 12’ circa,
il meno è fatto…
Pensavo che nei triathlon generalmente ci fosse poca strada per arrivare in zona cambio (qualcuno mi conforti) in questo ci sono circa quattro piani di scale in pietra viva alternato a ghiaietto da fare con scarpa running che le mie gambe accusano anche a causa del prolungato sopralluogo devo ancora iniziare la frazione in bici e giĂ lavoro in lattacido.
BICI
Inizio a pedalare due giri di un medesimo percorso da 7,5 km.
Si inizia subito con un tratto di salita pedalabile e un tratto in discesa quasi single track in bosco con radici e tronchi scoperti (il giorno prima è piovuto) che per me si rivela decisamente ostico. Io con poca lucidità e gamba avendo come obiettivo quello di finire ed essendomi già giocato il bonus camera d’aria, decido di prendermela comoda, forse un po’ troppo, perdo tutto il vantaggio accumulato nel nuoto mi passano da destra e da sinistra (la mia bici prova un po’ di vergogna per me), nel primo giro oltre a cadere una volta perdo la catena due volte. Per la cronaca il percorso prevede dopo la discesa tecnica nel bosco una parte pedalabile, seguita da una parte da affrontare a piedi sul greto di un fiume seguito da quindici scalini con battuta di 50 cm, poi altro tratto pedalabile con salita, discesa, passaggio in meraviglioso borgo medievale e dulcis in fundo due discese tecniche sul duro (pietre e pavé) e uno strappetto ammazza fiato in salita prima della zona cambio.
Il secondo giro va meglio non cado sono meno lento nelle parti pedalabili, sopravvivo ma chiudo in 53’ con le ginocchia tumefatte e un buco nel polpaccio destro.
CORSA
Parte della corsa avviene nel medesimo percorso della bici, di corsa non rischi la vita, solo i polmoni stesse salite e discese, in più accuso un po’ di dolori delle contusioni, ma tutto sommato pian pianino ce la faccio e chiudo la frazione corsa in 29’ (5,50’ al km come quando corro con la fidanzata che fuma un pacchetto di sigarette al giorno).
Ma invece di vergognarmi sono contento e orgoglioso di aver finito la prima volta è tutto consentito, no?
Incontro Giancarlo affaticato come me, un po’ meno insanguinato, anche loro hanno finito.
In macchina al ritorno miracolosamente niente traffico le avversità sembrano essere passate, sembra andare tutto liscio… penso al mio prossimo appuntamento con la triplice.
Fabio Cusimano
Posizione | Posiz. CAT | Pettorale | Cognome Nome | Tempo |
Classifica Uomini |
119 | 1° M4 | 85 | Pittoni Giancarlo | 1:35:26 |
154 | 36° S4 | 142 | Cusimano Fabio | 1:42:21 |
Classifica Donne |
12 | 1^ M3 | 216 | Iabichella Luisella | 1:53:00 |

Fabio al termine della frazione in bici
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GRANDISSIMO!
Ci vediamo presto in zc.. Al Lido magari?