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Campionati Mondiali Master Pista (Finlandia)
Inserito da olredi il 12/08/2009 alle 12:03 nella sezione pista
Sono appena rientrato a Milano dopo un viaggio in auto di 3000 Km.
Mi spiace di non aver potuto commentare le ultime due giornate di gare, ma il sabato e la domenica la postazione internet di cui mi servivo, era chiusa.
Inoltre la concentrazione per la finale dei 400 e la staffetta mi ha preso completamente.
Diverso è commentare a freddo una gara.
Le sensazioni che precedono e quelle nel corso e dopo la gara o si riportano subito svaniscono nel nulla.
La finale dei 400: mi sono presentato alla partenza troppo rilassato, forse gia con il presentimento di arrivare quarto.
Non Avevo messo in conto che anche gli avversari potevano essere stanchi e forse avevano gia dato tutto in semifinale.
Sono partito troppo cauto, memore dell'errore fatto in semifinale che ho pagato negli ultimi 50 metri.
Invece dovevo partire egualmente veloce, mi sarei trovato ai 300 metri con quei tre o quattro metri in più che mi avrebbero consentito di piazzarmi dietro Vincenzo.
Nel finale comunque ho recuperato tanto, ma non abbastanza.
Le gambe giravano bene, ma era troppo tardi.
Se la gara fosse stata di 410 metri ce l'avrei fatta!!
La staffetta: tutto era gia stato scritto dopo gli Europei Indoor di Ancona quando gli italiani salirono al primo, secondo e terzo posto sul podio.
Quale migliore biglietto da visita? E così è stato.
In atletica nulla si improvvisa.
La compattezza della squadra è una garanzia di vittoria.
Abbiamo battuto squdre della forza della Germania, Inghilterra, Francia e Australia.
Non è stata comunque una passeggiata.
Parte per primo Rudolf Frei che, con il suo ottimo stato di forma, ha consegnato per primo il testimone ad Antonio Montaruli con circa 5 metri di distacco.
Antonio che, nonostante non fosse preparato per la distanza dei 400 metri, ha tenuto egregiamente fino al traguardo consegnandomi il testimone in seconda posizione dietro al tedesco.
Sono partito con il mio solito ritmo mantenendomi a uno due metri dal tedesco.
Avrei anche potuto superarlo, ma a che pro? Meglio non rischiare e controllare, consapevole che l'ultima frazione spettava a Vincenzo.
Infatti lui si è messo tranquillamente in seconda posizione lasciando che l'avversario si illudesse di potercela fare.
Ai 150 metri finali, Vincenzo, inserito il turbo, ha fatto il vuoto e non c'è stata più storia.
E' stata una staffetta meditata anche nella tattica: perchè rischiare un infortunio quando la nostra superiorità ci avrebbe portato alla vittoria?
In queste occasioni l'importante è vincere senza pretendere anche un tempo eccezionale.
Intanto il primato italiano lo abbiamo abbassato di quasi 4 secondi!!
Aldo
P.S. Sabato prima della finale ho saputo che in Finlandia NON ERO SOLO: mi hanno telefonato Daniel e Alessia che domenica hanno partecipato alla maratona.
Nel rettilineo finale ho udito chiaramente un grande ALDO! ALDO! era la voce degli amici del ROAD.
Poi non so come si siano classificati e nella confusione non ci siamo neanche visti e salutati.

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Il 5.000 cmq sarà in PISTA!!