61 arrivati e 23 ritirati al X-Massacro di Avigliana

I sopravvissuti alle perverse manie degli organizzatori di realizzare la “gara estrema” per eccellenza si guardavano esausti l’un l’altro all’arrivo, mentre si disinfettavano le ferite.

Quelli incerottati e sanguinanti erano di più di quelli sani.... ma veniamo alla cronaca:

Frazione di nuoto (bella) nel laghetto (pulito), due giri con corsetta fra un giro e l’altro (1500m o poco più).

Frazione di bici lunga (28 Km dichiarati) ed esageratamente tecnica, che ha messo malamente fuori gioco chi non era più che esperto con le ruote grasse.
Niente a che vedere con l’X-Terra di Albavilla, duro, ma accessibile ai più.
Discese un po’ pericolose, non un attimo di respiro, bosco, rocce, prato, pietraie.

Frazione di corsa (corsa?) con parete di roccia verticale da affrontare con corde e scala a pioli (2 giri, 2 regali).

Nel complesso un’esperienza singolare, ma non proprio una gara di triathlon.
Due Road presenti e finisher (o finished?) con discreto risultato (Luis quinta assoluta e Gian primo di cat.).

Giudizio finale : consigliabile solo al Signore del Carbonio e al Visigoto.

Gian