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Davos, Svizzera
Inserito da paulrunner il 27/07/2009 alle 22:57 nella sezione cross & trail
Sicuramente più nota per i Forum economici Davos ospita, una volta all'anno, la Swiss Alpine Marathon, gara in montagna con più percorsi (11, 21, 31, 42 e 78,5 km).
Ingolosito dalla parola 'alpine' oltrechè dalla distanza quasi 'umana' ho scelto il lungo da 78,5 anche perchè il dislivello era modesto (+/- 2.320 metri) e volevo verificare lo stato di forma in vista della CCC di fine agosto.
Primo errore, dislivello contenuto ma molto concentrato, secondo errore, considerarlo un trail. Parliamo subito dei lati negativi e positivi: tra i primi l'alto costo dell'iscrizione (praticamente 100 euro) a cui vanno ovviamente aggiunti costi di trasferimento e soggiorno, poi, per chi vive queste gare quasi con sacralità e comunque con grandissimo rispetto per l'ambiente che attraversano, un disastro di bicchierini di carta buttati, nonostante sacchi di plastica e scatoloni, anche a grande distanza dai ristori, per non parlare delle bustine di gel...
Tra i lati positivi un'eccellente organizzazione con un gran numero di ristori (anche se molto 'spartani'), tutte, ripeto tutte le strade chiuse al traffico (ed abbiamo fatto quasi venti chilometri di strade asfaltate) e poi quello che più mi ha colpito, il pubblico.
Musiche da brivido nella schiena alla partenza (almeno per me che sono ipersensibile a queste sensazioni) per i quasi duemila partecipanti alle varie gare, due elicotteri che volteggiano sopra la testa e poi lo sparo. Da quel momento, avremo sempre il pubblico a fianco: alla partenza è naturale, ma lungo tutto il percorso non c'è stato un villaggio, una casa, un singolo escursionista, ciclista, viandante che non abbia fatto il caratteristico oh oh oh che tanto spesso ho sentito durante le gare di sci, al nostro passaggio.
Nella mia speciale classifica del 'sentirmi bene' finora primeggiava l'appennino tosco-romagnolo e, onestamente, non avrei mai detto di dover mettere davanti la Svizzera (pur avendo un nonno svizzero) ed invece non sono mai stato tanto nominato dagli speakers ai vari controlli (con tanto di 'Benvenuto Paolo'), per non parlare della passerella finale nello stadio di Davos (e non ero propriamente tra i primi...).
E veniamo alla gara: facile nei primi trenta chilometri dove ho tenuto un ritmo blando a 6' al chilometro con un tot di pioggia ed un dislivello relativo con molto bosco mentre decisamente più impegnativa tra il 45simo ed il 60simo chilometro quando si è saliti rapidamente in quota in un paesaggio veramente alpino senza più un albero, con una breve pioggia di aghetti ghiacciati, qualche piccolo nevaio da attraversare, forte vento freddo e tantissimi guadi da attraversare (grazie anche alla pioggia notturna), tutti in fila indiana perchè non c'era nessuna possibilità nè di superare, nè di essere superati nè purtroppo di correre.
Poi gli ultimi diciotto chilometri in discesa verso Davos (la prima parte in picchiata), attraverso grandi prati con un cielo finalmente più azzurro e l'arrivo con un tempo ed un piazzamento indecorosi (11h03'51" 771/886 arrivati per circa 1.200 partiti e 43/62 per la categoria MM55) ma tant'è, ho pagato tantissimo la discesa sulle pietre dove io sono praticamente fermo e forse una scarsa preparazione.
Nel complesso una bella esperienza anche se è una gara ibrida, non certo un trail tradizionale ma una corsa dove la grande maggioranza degli iscritti (erano rappresentate decine di nazionalità) è ben preparata proprio perchè il tempo massimo di dodici ore è già di per sè un deterrente e, per me, comunque, una bella esperienza ed una grande emozione.
Paolo Valenti

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Fare la salita più dura dopo aver 60 km di corsa nelle gambe (corsa non il mix tra corsa e passo che si usa nei trail lunghi) dev'essere davvero dura.
Meno di 900 arrivati su 1200 partiti in una gara cui si iscrivono gli "esperti" la dice lunga sulle condizioni, quindi bravissimo Paolo un'altra tacca e un bel po' di esperienza accumulata
Franz
Robino
Ho conosciuto anche qualche runner italiano che fa la combinata SAM + JFM, praticamente un'abbuffata di maratone alpine tra le più belle alpi svizzere.
Tu sei un maestro narratore ed accresci la voglia di seguirti ma sei troppo forte :-)
WilRoad!
Antonio