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Pistoia-Abetone, quella strada che sale

Inserito da paulrunner il 30/06/2009 alle 23:52 nella sezione strada

Partecipazione record dei Road alla Pistoia-Abetone con cinque iscritti (tre debuttanti) e cinque al traguardo.
Primo dei Road Dario Laurenzi, grande specialista delle ultra e habituée della gara toscana, ma ottima anche la prestazione di Silvano Valmori e buone quelle di Piermario Sasso e Carlo Razzani, alle prese con una gara sempre pesante con i suoi 31 chilometri di salita su 50 ed allietata tra le undici e l’una da un bel solleone.
Io personalmente ho pagato la terza ultra in un mese (Passatore, 24 ore e Pistoia-Abetone) ed ho perso un minuto rispetto all’anno scorso, ma ho anche guadagnato un anno in più e quindi in un certo senso il conto è pari…

atletaPos M/Wpos cattime
Dario Laurenzi137/46727/715:26:19
Silvano Valmori169/46717/295:38:27
Paolo Valenti244/46716/346:02:08
Piermario Sasso237/46711/186:40:58
Carlo Michele Razzani429/46714/187:19:48


La corri a testa alta la Pistoia-Abetone, perché sei quasi sempre in salita e guardi avanti sperando che la pendenza diminuisca, che la strada cambi di colpo direzione e poi ogni tanto guardi le scarpe, i tuoi piedi, un po’ perché la schiena si piega e ti sembra che così curvo fai meno fatica, un po’ perché li guardi e solo allora capisci che sono i tuoi muscoli che li fanno andare avanti, quegli stramaledetti muscoli che tu non senti proprio più.
La prima discesa è una brezza leggera di sei chilometri e all’inizio corri ancora come se fossi in salita, con dei piccoli passi quasi rattrappiti prima di capire che puoi allungare la falcata, puoi sentire ancora un po’ d’aria sul viso e i chilometri ti sembrano volare via anche se corri a 5’/5’15”.

Finisce presto e quando ricomincia la salita è ancora peggio: poi, eravamo un gruppetto, abbiamo visto Corsa.
Avrà avuto forse un anno, era poco più che un cucciolone felice, una giovane labrador che correva con tutti, io ho pensato che fosse uscita da una casa vicina e che come tutti i giovani, uomini o cani o altro non fa differenza, dovesse solo sfogare la sua esuberanza e la sua voglia di vivere e cosa c’è di meglio che tanti umani che corrono e che gli sorridono e magari allungano anche le mani per cercare di accarezzare quell’ammasso di argento vivo.
Schizzava da un lato all’altro della strada e l’unico timore era che si facesse investire da qualche macchina prima di stancarsi e di tornare nel suo giardino.
Poi l’ho persa di vista.
Gli ultimi 17 chilometri, la salita conclusiva, sono stati il solito e contradditorio e informe ammasso di sentimenti, da un lato la stanchezza, quella che ti dice di fermarti, perché tanto è solo una corsa, dall’altra la certezza di quello che vuoi e la consapevolezza che ogni metro che fai è un metro di meno che devi fare.
In fondo è tutto qui.

L’Abetone è un traguardo, nient’altro che un gonfiabile che tra poche ore non ci sarà più lasciando un piazzale vuoto con poche macchine posteggiate, ma se l’Abetone l’hai fortemente voluto allora con o senza gonfiabile, medaglia e fotografia, tu hai vinto.
E Corsa era lì, coccolata da tutti, accarezzata, vezzeggiata, Corsa, come ho scoperto il giorno dopo perché era diventata una star del quotidiano locale, si era aggregata alla gara a Pistoia ed era arrivata dopo cinquanta chilometri fino all’Abetone.
Anzi, almeno sessanta chilometri perché come tutti i cani che si rispetti avrà fatto almeno dieci chilometri in più.
E alla fine qualcuno l’ha adottata, come è giusto che fosse. Corsa l’ho chiamata io così ma ciascuno può darle il nome che vuole, il nome di una bella favola.
In queste quattro settimane ho percorso trecento chilometri in tre gare ed ho avuto in regalo molte fatiche e molte emozioni, adesso però niente gare per un mese, ma non devo smaltire la stanchezza, devo smaltire le emozioni…

Paolo

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Commenti
  • ferroghido 01/07/2009 alle 09:32:14 rispondi
    Complimenti ...
    ... a tutti voi giunti in cima all'Abetone. La Pistoia-Abetone è una gara durissima, vale sicuramente molto più dei 53 km che dichiara. E' una gara che mi riporta verso la fine degli anni ottanta quando era molto gettonata dai pochi ultramaratoneti Road di allora. Io non l'ho mai corsa, mi sono sempre tenuto a rispettosa distanza, ma qui voglio ricordare il mitioc Willy Bonini, allora socio Road, che ne fece praticamente la "sua" gara: maratoneta da 2:56', ne corse diverse edizioni fino all'exploit del 1988 dove arrivò 22° assoluto con 4:28' !!!
    Riki che mo' te rompe pure che 'e storie de' jartri Ghidotti
  • Lucky 01/07/2009 alle 09:44:50 rispondi
    Silvano è il fratello di Simone ??
    Complimenti che gara avete avete fatto!
  • simone.valmori 01/07/2009 alle 09:50:21 rispondi
    alcune correzioni
    Caro UltraPaolo, intanto non ho un fratello di nome Silvano più pazzo di me... sono proprio io ad aver corso la PistoiaAbetone e quindi SIMONE Valmori... Caro Ghidotti, per fortuna la gara è stata "accorciata" a 50 km tondi... ai Road presenti a Pistoia: è stato bello condividere questa tortura!
  • ferroghido 01/07/2009 alle 10:35:53 rispondi
    Nomi e cognomi ...
    ... Simone, pensa che spulciando le classifiche mi sono imbattuto in due Valmorri (doppia erre), forse fratelli, che hanno corso l'edizione 1987 !!!
    Riki
  • paulrunner 01/07/2009 alle 12:15:26 rispondi
    Simone e Silvano
    Scusa Simone, evidentemente la stanchezza non era passata del tutto, restano ovviamente i complimenti. Paolo
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