Il Campionato Sociale di Cross visto dalle retrovie

Oggi avevo deciso che avrei fatto la mia prima uscita agonistica (si fa per dire ovviamente) come M50. In realtà nei miei piani originali vi era la mezzamaratona del Castello a Vittuone.
Anche perché, grazie al nostro vice-pres, Antonio Brillo, che, qualche giorno fa, mi aveva fatto provare in anteprima notturna (ed infatti non si vedeva un′ostia !) il nuovo percorso del Cross sociale, avevo giustappunto deciso che quel percorso non faceva per me e per il mio attuale stato di allenamento.
Poi volevo fare un test su una distanza superiore a 15km (tanto è il massimo a cui sono arrivato da oltre 3 anni a questa parte). E una mezzamaratona tranquilla, praticamente sotto casa, sembrava un test adeguato.

Invece, all′ultimo momento, ho deciso di cambiare programma. Un po′ perché ieri, corricchiando in Montagnetta, ho incontrato Pres, Vice-Pres & company che stavano già picchettando il percorso e mi son detto che non si poteva non ripagare tale impegno con una partecipazione alla gara.
Ma soprattutto perché, dopo una settimana di andirivieni di sintomi influenzali, non mi sentivo granchè in forma.
E dopo una notte di indecisioni ... la mezza ... vado non vado ... e se agli ultimi, durissimi 3,5 km, di una mezzamaratona durissima non ce la faccio più ... azz ! non conosco neppure una preghiera da mezzomaratoneta ... ma se anche la conoscessi Lui da lassù potrebbe anche dirmi a ragione "ho ben altro a cui pensare ... nessuno ti ha obbligato a farla ... muovi le chiappe !!" questa mattina l′illuminazione ... il Cross !

E così è stato. Visto di giorno il percorso – ad esclusione del tratto noto come "il sentiero delle cacche" situato alle spalle dell′asilo – mi è piaciuto molto di più.
Ciò però non è bastato ad evitarmi una gara nelle retrovie a battagliare con il buon Zenesini con il quale, non troppi anni fa, ci trovavamo in giro per l′Italia, a fare gare con un po′ più di "verve" atletica (Cortina – Dobbiamo, La Maratona dei Luoghi Verdini, ecc...) Alla fine abbiamo tagliato il traguardo quasi abbracciati (tanto le nostre signore non erano lì a vederci !!) e senz′altro affaticati … io dai suoi allunghi sul piano... lui dalle mie "progressioni micidiali" (gesù ! che coraggio) in salita.
Alla fine... grazie Antonio – Isolano & C per il nuovo percorso !
Massimo