TAM-TAM-ROAD

Domenica mattina: siamo in macchina, c’è traffico, è tardissimo. Volevamo andare presto per provare il percorso della bici, e invece siamo in macchina in coda.

Arriviamo a Lesmo e Luisella candidamente mi fa “Per caso hai preso il mio casco?”.... Rapido dietro-front, si torna a Milano a prendere il casco... non ce la feremo mai...

Luis chiama Tortello (io, come al solito, ho dimenticato il telefonino a casa): “Per favore, puoi ritirare tu i nostri numeri? Noi stiamo tornando a Milano e fra poco chiude il ritiro dei pacchi gara”. Ma oramai è troppo tardi, penso, la gara è sfumata...

Passano pochi minuti, suona il cellulare, è Tortello: “Tornate pure indietro, vi ho trovato il casco, Gianni ne ha due”. Rapido dietro-front, si torna a Casatenovo, dove una fila di cashi di tutte le fogge e misure ci attendono (grazie Tortello grazie). Luis sceglie il casco di Sabina, che calza meglio e s’intona coi colori della bicicletta e partiamo....

Fa caldo in prima frazione... raggiungo Tortello in prossimità dell’ultimo ristoro, c’è confusione, il bicchierino finisce per terra. Tortello mi dà metà del suo, dopodichè mette nel cappellino le ultime due gocce che sono rimaste (grazie Tortello grazie)...

Fa caldo in seconda frazione e i muscoli sono tirati come corde di violino... ad ogni curva, a metà di ogni rettilineo, dappertutto insomma, un boato, un incitamento continuo, ovunque giri la testa, ci sono amici che stanno incitando (ma come fate a essere dovunque?)... i dolori si sentono meno se sei in buona compagnia... mi divoro gli avversari che non hanno la tri-curva di cui io dispongo (praticamente è come avere una marcia in più)...

Fa caldo in terza frazione, ma oramai i giochi sono fatti, il tri-boato mi segue fino al traguardo, e poi continua... dopo l’incoronazione di Giorgio lo speaker deve aspettare alcuni minuti che finisca il casino, prima di passare alla premiazione successiva (GRAZIE ROAD GRAZIE).

Gian