Andora: una giornata fantastica

Fare un riepilogo della gara di Andora non credo sia facile per tanti motivi, ma il principale è perché nella realtà non è stata solo una gara, ma una giornata bellissima in compagnia di Amici.

Grazie Monica, Paolo, alla famiglia di Monica al completo, Sara, Andrea e, perché no, anche a mia moglie Federica e alle mie due bimbe che, tutti insieme, hanno reso un “normale Triathlon Sprint” in una bellissima giornata.

Ma provo a fare il riepilogo.

La gara per me e Paolo comincia aspettando Sara, Andrea e i Marta a casa di Monica ad Alassio mangiando le focacce fatte in casa dalla nonna di Monica (strepitose soprattutto quella alla cipolla).

Purtroppo una coda bestiale e un incidente non hanno permesso ai Marta di raggiungere in tempo la ZC, per la verità anche Sara ha rischiato molto arrivando sulla linea di partenza in contemporanea alla sirena (sempre a causa dell’incidente).

Passiamo ora al resoconto vero e proprio e lo comincio dal colpo d’occhio, STREPITOSO, 650 atleti, ma la cosa più impressionante è stato il rumore fatto alla partenza degli Elite, sembra una cascata, un torrente in piena...

Partiamo noi Age-Group per la prima volta mi trovo nel casino, in pieno gruppo, sento mani, piedi, corpi ovunque, mi sfilano gli occhialini, non con un calcio come qualcuno può pensare, ma con la mano cercando di passarmi letteralmente sopra. Arrivo alla boa sempre nel casino, il casino è cosi tanto che in una decina ci giriamo gridando “calma passiamo tutti”, seconda boa uguale, solo nella seconda parte dell’ultimo bastone riesco a prendere il mio ritmo... esco dall’acqua e... spettacolo la ZC è ancora piena di Bici. Parto in bici prendo un gruppo e iniziamo a lavorare abbastanza bene anche se lentamente si spezza in vari tronconi, io cerco sempre di essere nel troncone che “scappa”, dopo pochissimo incontro Andrea lo saluto stupito del fatto che fosse cosi vicino dopo la frazione di nuoto.

Arrivati al giro di boa ci ritroviamo in 4 e allora sì che si comincia a lavorare bene alternandosi, la media sale (anche perché l’andata era in leggera salita il ritorno in leggera discesa) viaggiamo sempre oltre i 40 sorpassiamo dei gruppetti e sempre giù a testa bassa a spingere alternandosi. Poi un compagno di “fuga” mi dice: "ma sai che siamo in più di trenta? Dai, molla un po’ e facciamoci tirare noi adesso", mi giro e vedo il bel serpentone di gente, mi lascio tirare fino all’arrivo, mancano solo 2 km, così riposo un po’ anche se la media scende.

Faccio un cambio ottimo (a parte aver passato la mia postazione, non sono abituato a trovare la ZC così vuota) e parto per la corsa e prendo il mio ritmo intorno ai 4,30, le gambe “girano” bene. Dopo circa 500 metri sento da dietro, "ma quanto nuoti forte!", Paolo mi ha raggiunto sinceramente non pensavo fosse dietro, ma come il solito irraggiungibile là davanti.

Faccio tutta la corsa con la speranza di tenere dietro Andrea fino al momento che sento da dietro “bel cappello”... sono comunque soddisfatto ci ha messo quasi tutta la corsa per riprendermi quindi va bene così.

Sono ultimo dei Road ma sono felice come sempre quando finisco una gara che ormai è un appuntamento con Amici.

Un solo commento su Sara la quale purtroppo facendo tutto di corsa ha sbagliato facendo un giro in meno di corsa, ma merita i nostri complimenti per l’onestà avendolo dichiarato nonostante fosse risultata prima di categoria. GRANDE SARA.

Due commenti finali:
1) fantastica la cena con vista strepitosa sul golfo di Alassio e cibo ottimo, fantastica l’accoglienza con pinzimonio e focaccine (ottimo consiglio Paolo);
2) fatemela “tirare” un po’: in bici ho fatto un minuto meno della nostra amica IronMarty.

Marco Galliena