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Storie di un tri-esordio bagnato!

Inserito da gigraz il 28/04/2009 alle 12:55 nella sezione triathlon

...domenica mattina mi sveglio sentendo il rumore della pioggia e penso "ma i metereologi non avevano garantito che avrebbe piovuto nel pomeriggio?!?!!?"...oggi ho la mia prima gara di triathlon e sono emozionato.

vesto il mio tri-body, faccio una buona colazione, carico la bici in macchina controllando di non dimenticare scarpe, casco, pompa per le gomme....ignaro che qualcosa la stavo comuqnue lasciando a casa......:))

infatti, arrivato a Fumane (VR)ritiro il pacco gara e dirigendomi verso la zona cambio mi rendo conto che se lascio le scarpe da bici vicino alla bicicletta e se abbandono le mie Mizuno, che riprenderò per la frazione di corsa, che cosa calzerò dalle 12 (orario di chiusura ZC) alle 14, orario previsto per la mia partenza, con 11 gradi e sotto la pioggia????

...avevo dimenticato le ciabatte...:))

in fin dei conti il mio animo è da surfista, quindi non mi preoccupo e colgo l'occasione per passeggiare sull'erba bagnata :))))

nel frattempo mi raggiungono Matteo Pirola (anche per lui esordio)e Andrea D'Angelo con i quali scambio qualche battuta in merito alle condizioni meteo e di gara e al piacere di condividere con altri Road questa piccola avventura.

leggo sulle liste di partenza che sono nella settima batteria, quinta corsia con altri 7 atleti n.c. (dove n.c. non sta per "non classificato" ma per "nuotatore convinto")....infatti, seguendo i suggerimenti di Cap.Ale domando, ignorando il mio, che tempi fanno sui 100 metri gli altri apprendendo che uno fa i campionati italiani di nuoto, l'altro gira in 1m15, un altro in 1m25.....e umilmente affermo che partirò in ultima posizione....:))

pronti via...i "tonni" partono all'impazzata e io cerco di prendere il ritmo concentrandomi talmente tanto che perdo il conto delle vasche....a un certo punto la voce amica di un commissario mi grida "ancora 4!!", spingo, concludo e salto fuori dalla vasca...guardo l'orologio e mi accorgo di non aver fatto partire il crono! ...azz

..zona cambio incrocio Matteo che sta per partire con la bici cerco di seguirlo e la sua mantellina gialla sarà il mio riferimento - a distanza - sino al GPM.

su 22 km di bici 7 km sono in salita e sotto l'acqua durante i quali penso che:

- la frazione di nuoto non è andata male;
- c'è un albergo sulla destra la cui insegna riporta due iniziali che sono "C&M" e penso che è proprio vero..;
- non sono pronto per Levanto;
- un mezzo Ironman non fa per me figuriamoci un Iron...;
- mi mancano chilometri e chilometri di bici nelle gambe;
- adoro correre e vorrei scendere e spingere così farei prima;
- prima o poi ci sarà la discesa!
- ma quando finisce la salita!!!!!;

....discesaaaaa via come un matto, butto gli occhi sul computerino e vedo 63 km/h....la mia inesperienza mi porta a rallentare non sapendo come reagiranno i freni a tutta quell'acqua e soprattutto ignorando il percorso e le sue curve insidiose nelle quali, apprendo dopo, si sono sdraiati parecchi concorrenti.

pedalo pedalo pedalo e finalmente vedo la zona cambio all'ingresso della quale mi sento incitare dalla Tri-curva composta da Robi e da un'inaspettata Bianca (che ho cercato prima di andare via per ringraziarla ma non l'ho trovata....lo faccio adesso....GRAZIE!!)la quale mi riferisce di avere 3 minuti da Matteo...

butto le scarpe da bici e mi infilo quelle da corsa senza calze...anche questa una prima esperienza per me.

nella frazione di corsa, composta da una tratto in salita da percorrere poi in discesa, incrocio prima Matteo "Volo", nel senso che non correva ma volava, quasi alla conclusione della sua frazione e, in prossimità del mio traguardo, Andrea che era alla partenza del suo ultimo sforzo.

ormai manca poco e sento il mio nome ulrato dalla Tri-curva e, bagnato come un pulcino ma felice come un bambino, apro il mio sorriso alle poche persone che ancora sono al traguardo.

non ho ancora visto le classifiche e poco mi importa, perchè le emozioni che ho provato domenica non possono essere raccontate e sintetizzate da anonimi numeri.

ieri per lavoro sono stato a Trieste e sono ripassato da Verona che da domenica non ricorderò più solo per Romeo e Giulietta ma anche per il mio eosrdio nella triplice.

bello, bello e ancora bello e con la mente inizio a pensare all'olimpico di Pisa.

grazie a Robi, Bianca, Matteo e Andrea.

Forza Tri-Road!

Giulio

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Commenti
  • visigoto 28/04/2009 alle 13:09:03 rispondi
    un anno passa in fretta...
    Grande Giulio! Complimenti a te e agli altri Road per il vostro debutto bagnato!!

    L'anno scorso anch'io (e con me altri matti che hai già imparato a conoscere...) ho tri-esordito a Fumane, e mi riconosco appieno nelle emozioni che racconti...
    La cosa che mi sembra incredibile, oggi, è quanta strada abbiamo fatto da allora, e vedrai che con l'entusiasmo che ci portiamo sempre dietro, anche tu sarai presto contagiato e ti troverai a fare un sacco di cose che prima non avresti neanche pensato di poter fare!

    Alla prossima gara!!

    p.
  • bianca 28/04/2009 alle 13:33:59 rispondi
    bravo Giulio!
    E scusa se non mi sono fatta trovare alla fine della vostra gara ma ero congelata
    e con me i miei due genitori che sono voluti venire a vedervi, quindi non appena visto che eri arrivato abbiamo preso la via di casa. Certo tifare e godersi una gara sotto quella pioggia e quel vento non è proprio facile, giuro avrei preferito gareggiare anche io! Complimenti a tutti!!!!!!!!
    Bianca

  • artiglio 28/04/2009 alle 14:26:31 rispondi
    Ma quante sono, ragazzi...
    ... le gare con i ROAD protagonisti?
    Grande Giulio, e Andrea e tutti quanti: e una raccomandazione a Bianca: visto la "voglia" che ti viene guardando e tifando gli altri, xché non ti aggreghi a noi all'esordio nell'olimpico di Marina di Pisa?
    DAI, DAI, DAI !!!
    FACCIAMO IL GRUPPONE!!!
    Attilio
  • ferroghido 28/04/2009 alle 14:33:01 rispondi
    E bravo Giulio!
    Così si fa! Gli errori, le dimenticanze, i timori sono le cose più divertenti che ti accadono nel triathlon, soprattutto agli esordi (ma non solo). Tutto questo serve anche a abituarsi a trovare comunque una soluzione ad ogni problema che ti può capitare in gara o prima. Anche io ho fatto le mie belle cappellate, il fatto è che continuo ancora a farle anche dopo un po' di anni di gare: una per tutte, al mezzo Ironman di Idro 1998 ho dimenticato le scarpe, dunque ho fatto bici, ma soprattutto corsa con scarpe prestate di almeno un numero più piccole con qualche LEGGERISSIMO problema di sfregamento :)))
    Vai così che vai bene!!!
    Riki incorreggibile Ghidotti
  • saracche 28/04/2009 alle 15:34:26 rispondi
    Bravo
    Giulio, e complimenti per il tuo racconto che a tratti mi ha commossa, facendomi provare le forti emozioni che solo le gare sanno darti
    ;-)
    angy
  • Danone75 28/04/2009 alle 15:57:38 rispondi
    Mi è piaciuto il tuo racconto e, dai, la prossima volta andrai meglio, comunque con o senza le ciabatte! ;)
  • tri-vasco 28/04/2009 alle 16:16:48 rispondi
    Ciabatte?!?!
    Giulio dairettaammè: tra poco delle ciabatte non ti preoccuperai più :)

    IronGhido Docet!

    Bravo bravo bravo!
  • IM-ale 28/04/2009 alle 16:36:45 rispondi
    welcome on board....
    W il triRoad
    capt.ale

    PS. mercoledì carichiamo un po' in piscina;-)
  • Franz.Rossi 28/04/2009 alle 16:40:33 rispondi
    63km/h???
    Ma siete pazzi? 63km all'ora sotto la pioggia? Neppure in macchina!
    Quante ne ho da imparare

    Bravo Giulio, bel racconto e bellissima esperienza.
    Che grande mondo è quello del triathlon

    Franz
  • Matteo Pirola 29/04/2009 alle 00:07:26 rispondi
    Alè Giulio,
    grazie a te!
    A presto, ciaociao, m
  • marcog 30/04/2009 alle 10:12:44 rispondi
    Caro Giulio
    Come dice Paolo, non sai cosa e dove ti porta l'entusiasmo e la passione, ti faccio un esempio qualcuno (;-))))) al road un anno esatto fa si presentava da un istruttore di nuoto dicendogli che voleva imparare a nuotare per fare un triathlon, risposta dell'istruttore vorrai dire migliorare il nuoto per fare un triathlon, no imparare visto che no so mettere la testa sotto l'acqua......poi non ha fatto un Triathlon ne ha fatti una decina che qualche olimpico e un mezzo IM quindi lasciati guidare dalla passione e dall'entusiasmo e vedrai che che il traguardo al quale ti danno una pacchianissima medaglia d'oro non è cosi lontano.
    Marco

    PS grazie per il racconto mi ricordi tanto un'altro Road che ha fatto strada (giusto Andrea)
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