L'onda lunga del Tri-road quest'anno parte subito con le distanze lunghe, in vista di una massiccia presenza a Nizza per l'Ironman France 2009.
Questa domenica a Barzanò ha preso il via la prima edizione dell'Half Ironman organizzato splendidamente da Renzo Straniero del Triathlon Lecco, e naturalmente anche questa volta non poteva mancare una forte presenza Road per coprire il percorso di 1.9km swim, 81km bike e 20 km run.
La gara rappresentava per i più un test sulla lunga distanza a inizio stagione, quando ormai il carico è alto in vista di impegni gravosi.
Tra i partecipanti anche pro come Emilio D'Aquino, Valentina Filppetto e Martina Dogana, ad alzare ulteriormente i ritmi della gara.
Personalmente mi sono fatto tentare da un percorso bike sulla carta impegnativo, fatto di salite (e discese) disegnato ad arte nelle colline della Brianza, sfidando una frazione natatoria in piscina, visto che le acque libere sono ancora fredde, e una frazione run di quattro giri all'interno del comune di Barzanò. A parte l'acqua di piatto c'era ben poco, il percorso in bike non presentava più di due chilometri piani e anche la corsa non era da meno pur con dislivelli e strappi più contenuti.
Al via 4 road, Giorgio Alemanni il Grigio, Max Marta, Paolo Marini e Massimo Belossi. Fortissma la presenza della tri curva a sostenere i partecipanti Road, già alla partenza a ore sette oltre a Claudia c'era anche Federica Tri Motoscafo con Filippo accorsa a vedere i propri compagni di squadra nell'attesa di un meritato e agognato rientro per fine stagione!
Mentre partiva la prima batteria del nuoto, il cielo già da tempo minaccioso ha cominciato a scaricare acqua a catinelle pronta ad accogliere chi usciva dalla vasca per partire in bike. L'ultimo momento all'asciutto era rappresentato dalla tenda per il cambio, all'esterno, giusto per assaggiare il freddo prima dell'acqua battente. Per fortuna almeno il nuoto è stato al calduccio, fuori attendevano non più di 10 – 13 gradi!
I quattro temerari Road, per nulla intimoriti dall'acqua della piscina e da quella che li avrebbe a breve attesi all'esterno, sono partiti nella terza e ultima batteria distribuiti su tre corsie. Personalmente ho avuto il dispiacere di nuotare con un elemento in muta che non si è mai mostrato molto polite durante i sorpassi, il mio pollice sinistro (dito guida nei passaggi di posizione sul violino!) ne riporta ancora i segni. Massimo Belossi ha mostrato un vero temperamento da gentleman, fermandosi e lasciandolo passare durante le voltate!
Sono uscito dall'acqua dopo MaxMarta e il Grigio, ho messo il provvidenziale Kway e sono partito per il tour ciclistico della Brianza accompagnato da una pioggerellina continua.
Il percorso si snoda attraverso i comuni di Barzanò, Sirtori, Cernusco Lombardone, Colle Brianza, Santa Maria Hoè (Olè!), Garbagnate Monasterio, Monticello, Ello e altri comuni di cui non ricordo più il nome (ma erano tanti). Guardato dall'alto di google podometer sembra un gomitolo ingarbugliato dai giochi degli artigli di un gatto. Non conoscendo la zona, a me è sembrato parecchio complicato, con più passaggi negli stessi luoghi. Salite (tantissime) non lunghe ma sicuramente impegnative, discese e ancora salite dal primo all'ultimo chilometro, attenzione altissima per il fondo bagnato su un tracciato tutto curve con qualche discesa impegnativa.
L'organizzazione davvero impeccabile ha tracciato perfettamente il percorso e disposto uomini a tutti gli incroci, non ho mai trovato intoppi o rischiato di sbagliare strada. Due ristori sul percorso provvedevano ai partecipanti.
Terminata la frazione bike, a T2 la curva Road mi ha accolto con un boato, presente anche il capitano arrivato in bike nonostante la pioggia. I piedi sono congelati e rimangono insensibili per tutto il primo giro e anche parte del secondo, il freddo gioca brutti scherzi! A parte questo, la frazione run non ha presentato problemi, scandita da quattro giri e quattro passaggi per la tri curva sempre pronta ad alleviare la fatica con una ola.
Splendido risultato per il Grigio, primo di categoria M5, ma sarebbe salito sul podio anche nella categoria M4, nella M3, nella M2... vedo già un fine stagione con il botto, non voglio aggiungere altro.
Per quanto mi riguarda ho concluso bene la gara, potevo forse fare qualcosa di meglio ma con un meteo così difficile si introduce un ulteriore fattore di indeterminazione che complica la gestione delle energie e della fatica. Ormai le malelingue dicono che dove ci sono io c'è pioggia, e che se non soffro sotto l'acqua non sono contento (vedi Embrunman 2008, Mergozzo 2008, settimana scorsa Stockalper... dalla pioggia alla grandine ho preso di tutto). Posso comunque assicurarvi che quest'anno a ferragosto scorrazzerò su e giù per le dune sahariane lontano da nubi e maltempo!
Grande risultato anche per Max Marta, mentre l'impavido Massimo Belossi, alla prima esperienza sulla distanza, ha chiuso prematuramente la gara al secondo giro di run per crampi e fatica, amplificata dal freddo preso nella frazione bike.
A voi i risultati:
Barzanò Half Ironman |
Atleta | Anno | Cat | Pos Cat | Tempo |
ALEMANNI GIORGIO | 1945 | M5 | 1 | 05:17:34 |
MARINI PAOLO | 1962 | M2 | 3 | 05:24:48 |
MARTA MASSIMILIANO | 1964 | M2 | 6 | 05:34:33 |
Al termine della gara, ricco pasta party nella palestra di Barzanò a corollario della perfetta organizzazione e premiazione a chiudere una giornata di grandissimo sport.
Ad una nuova grande stagione del TriRoad, AUW!
Paolo Marini
mi sono fermato dopo 5h40' avendo nuotato 1900m, pedalato per oltre 81km (e che km !!) e corso per i primi 10km
sono stato cazziato da tutti per non è essere andato fino in fondo, ma non ce la facevo più ... tutto quello che potevo dare l'avevo già esaurito in bicicletta
nuoto così così ... qualche cazzata (sono partito dimenticando gli occhialini sulla cuffia ... quando ho rimediato gli altri avevano già fatto una vasca), il solito panico da inizio gara che condiziona la respirazione, poi ho preso il ritmo e, a parte qualche gomitata, sono arrivato in fondo (ultimo ovviamente !)
bici tutta sotto l'acqua ... i primi 20km tranquilli, saliscendi non particolarmente impegnativi ma pur sempre in tensione per la strada bagnata
da Sirtori in poi salite e strappi impegnativi ... poi la lunga salita al colle Brianza ... lunga ma a pendenza costante pensavo peggio ... ho sofferto molto il freddo lungo la discesa ... pensavo quasi di fermarmi
poi invece sulla salita verso Ello mi sono ripreso e direi quasi di essere andato bene (per il mio standard) ... e dallo scollinamento ad Ello fino alla fine è stato quasi "facile" ... ho cominciato a sentire pesantemente la fatica solo lungo l'ultima, micidiale salita verso Sirtori
alla fine della frazione in bici fatta in poco meno di 4 ore ero tentato di fermarmi, ma la presenza di Claudia e Fedrica che facevano il tifo mi ha indotto a proseguire
10km di corsa abbastanza mossi e poi non ce l'ho fatta proprio più ... fosse stato un giro unico sarei stato obbligato a finirla ... ma sarei arrivato sui gomiti !
va bene così ... per me che non sono mai arrivato a finire neppure un olimpico è come aver fatto un IM
Alla prossima volta
Iron-quasi(1/2)-mbell !!
Ah ! Ah !
La bici resta il mio incubo, pensare di dover pedalare per 4 ore in salita sotto la pioggia... beh è davvero dura.
Complimenti a tutti, anche a Massimo.
Franz
Comunque Paolo, le previsioni a lunga scadenza prevedono pioggia eccezionale sul Sahara per la metà di agosto...!
Attilio
Il tuo racconto Paolo è molto bello e.. grazie x la lista dei comuni passati nel bike split.. Potremmo organizzarci e andarlo a rifare! (tanto è sempre lui.. Il giro sui colli brianzoli! :) ).
Bravi a tutti, speriamo di rivederci presto sul campo!
W il TriRoad e sempre AUW!!!
prima o poi affrontero' anch'io con la vostra resistenza e grinta distanze piu' importanti di uno sprint, per ora vi guardo con ammirazione.
angy
il grigio.
W il TriRoad
capt.ale
Siete stati degli eroi a gareggiare in quelle condizioni, tutti e quattro. 70.3 volte grandi!
Stefano
Gian