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L'uovo di ColomboInserito da walter46 il 22/04/2009 alle 16:04 nella sezione storie
Riceviamo e pubblichiamo stralcio di articolo che verrĂ stampato sul numero di giugno de LA CORSA a firma di Claudio Colombo (giornalista del Corriere della Sera) che titolare di una rubrica fissa sulla rivista: La rubrica guarda caso si chiama "l'uovo di Colombo"
L'uovo di Colombo...Invece non ha problemi di sponsor, pare, l’onorevole Maurizio Lupi, ben conosciuto ai milanesi e anche all’Italia intera, grazie alle sue numerose partecipazioni televisive e al ruolo (è vicepresidente della Camera) che occupa in politica.Da parlamentare, Lupi ha portato a Roma la sua passione per la corsa (ha già completato numerose maratone) e ha fondato recentemente il Montecitorio Marathon Road Runners Club, al quale si sono già iscritti una cinquantina di onorevoli di ogni parte politica, a conferma che lo sport, e l’atletica in particolare, è espressione pura di democrazia. Considero Lupi un benemerito del nostro sport, e per questo mi rivolgo a lui umilmente chiedendogli come mai un esponente del Parlamento italiano abbia chiamato il club con un nome inglese. E che nome, peraltro! Chi vive a Milano e pratica la corsa, e Lupi è uno di questi, sa benissimo che esiste un’associazione sportiva che porta lo stesso nome, il Road Runners Club Milano: fondata nel 1971, stella di bronzo del Coni al merito sportivo, è un punto di riferimento insostituibile nel panorama meneghino. Tra l’altro, consiglio di visitare il sito del club (www.rrcm.it) per conoscere da vicino l’attività di questa benemerita associazione. Tra l’altro, un’apposita sezione, redatta in maniera molto precisa e completa, si rivolge a quanti si affacciano per la prima volta al mondo della corsa, dispensando consigli preziosi per chi vuole cominciare l’attività . Insomma, il Road Runners milanese non meritava di avere un omologo romano, tenendo presente per altro l’esclusività di un club che raccoglie solo parlamentari. La strada (road) è di tutti: che necessità aveva Lupi di copiare di sana pianta il nome? Si può rimediare in due modi, onorevole maratoneta: ribattezzando il club di Montecitorio con un nome meno ingombrante o elargendo, a mo’ di riparazione, un sostanzioso contributo economico all’associazione milanese, e già che ci siamo anche alle altre che in città si occupano di corsa. Morale della favola: da Mesnil al Road Runners, gira e rigira l’atletica è sempre in cerca di buoni sponsor. Affare fatto, onorevole Lupi? Claudio Colombo
Commenti
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Giordano Allais
piuttosto suggerirei che il giornalista in questione si documentasse meglio ... da anni esistono il Roma Road Runners, il Bari Road Runners e un certo numero di altre societĂ che hanno adottato il binomio Road Runners ... se dovessimo chiedere a tutti i diritti d'autore potremmo ingaggiare Tergat !
Massimo
Sinceramente mi spettavo una reazione da parte del Consiglio Direttivo che si vede usurpare il nostro nome, non da altri club come il nostro, Roma ad esempio con il quale il sottoscritto anni fa fece il gemellaggio, o Bari, ma da un gruppo di parlamentari si parla di almeno 50 (ci sono inquisiti? o addirittura con trascorsi penali?). Il che non mi ha fatto piacere. Il giornalista in questione torna sull'argomento quando ne ha avuto la possibilitĂ visto che il Corriere della Sera si occupa di ben altro. In piĂą aggiungo, ma a voi piace partire per una Stramilano o una maratona e vedere che questi personaggi (deputati) partono in prima fila e non ordinatamente dietro in mezzo agli altri, come comuni mortali?
Fosse il nome il problema...
Ciao
Massimo