Rimini, dietro le quinte!

Emozionante, intenso, stremante, esaltante...
Tanti gli aggettivi per questo weekend, tutti perfetti per descrivere la due giorni TriRoad ai campionati Italiani di Duathlon Individuali e a Staffetta, che ha raccolto ben 36 atleti del Road per 12 squadre.

Della gara parleranno ampiamente gli altri. Vi descriveranno lo sforzo e la soddisfazione, vi porteranno numeri e tempi, classifiche e parziali.

Quello che pochi raccontano, quello che a me ha fatto scegliere di partecipare a questa e alle prossime gare di duathlon/ triathlon e che rende il Road una squadra unica e inconfondibile nel panorama della multidisciplina in Italia è il dietro le quinte.
Lo spirito che si respira sotto il tendone blu: le parole, le urla, le risate e la solidarietà.

Decido di raccontare solo un episodio tra i molteplici che si sono verificati in questi giorni, che credo sia esplicativo di quello che intendo.
Domenica mattina. Mi sto scaldando sul lungomare di Rimini per la Staffetta Femminile.
Sono la prima a partire.
Improvvisamente sento un dolore sul collo del piede, che mi costringe a fermarmi e a zoppicare.
Tolgo la scarpa e noto un leggero gonfiore accompagnato da un colore blu sospetto.
La partenza è prevista per le 12.30. Sono le 12.15.

Prima di cedere il passo alla disperazione e con il dolore che aumenta chiedo qualche suggerimento a Claudia, sicura di interpellare la persona giusta.
In meno di 5 minuti, mi trovo stesa dentro la tenda della Croce Rossa, ghiaccio sul piede e ancora tanta preoccupazione.
Nel frattempo le altre Ladies sono intorno a me: mi incoraggiano, mi consolano, cercano di sollevarmi dalla responsabilità di essere la prima frazionista, quindi indispensabile per lo svolgimento della gara.

Il calore è stato talmente forte che anche il piede deve essersi commosso.
In realtà credo che il ghiaccio abbia risolto la piccola emorragia che si era creata: provo a camminare e non sento dolore.
Provo a correre, ed è gioia nel cuore!

Inutile dire che anche la mia prestazione è stata favolosa, e mentre correvo continuavo a pensare a loro.
A Carla e Luis che mi aspettavano all'arrivo, a Sabina e a mamma Lori, che hanno sempre una parola gentile, a Claudia, indispensabile per noi tutti, e anche agli altri, al tifo sparso nel percorso, il tuo nome che risuona da tutti gli angoli, quelle tute blu e arancio che hanno invaso anche Rimini.
Un grazie a tutti, per l'atmosfera che riuscite a creare e per la passione che ci mettete!
E' questo che intendo per sport...

Sara