Strasimeno, un'ultra gara

Ciao a tutti,
in una giornata spettacolare sia sotto il profilo meteo che sportivo un migliaio di podisti si sono distribuiti tra i diversi traguardi della Strasimeno (15 km/mezza/30 km/maratona/58 km) che, ovviamente, si svolge attorno all'omonimo lago umbro.
Cielo senza una nuvola ed alle 9.10 si parte: il percorso è sostanzialmente pianeggiante e tutto su asfalto, con qualche rilievo che, soprattutto dopo i primi trenta chilometri, non aiuta a sollevare il morale: in alcuni punti il traffico è più intenso ma la maggior parte della gara si svolge su strade minori senza particolari problemi.
I luoghi sono molto gradevoli, in particolare Castiglione del Lago, punto di partenza comune e di arrivo della ultra (dopo aver fatto il periplo del lago), la gente è ovunque cordiale e sorridente (non mi sembra vero!) e l'attraversamento finale di questo antico borgo tra gli applausi della gente (e non ero certo il primo...) mi rimarrà nel cuore per molto tempo.
Quanto a me, alla prima ultra della stagione che rappresentava anche un test per la 100 km di Seregno (22 marzo), certamente non sono andato bene o perlomeno secondo le mie aspettative: da un obiettivo di 5h30' ad un arrivo in 6h01'09" (119/175 in classifica e 10/21 per la categoria MM55).
Facilissima la diagnosi: preparazione insufficiente.
Non ci sono scuse e non ci possono essere in gare come queste: diciamo che se ti aggrappi alle tue risorse mentali ovviamente finisci la gara ma l'analisi deve essere corretta, altrimenti ripeti l'errore e prima o poi non troverai più neanche le risorse mentali.
Sino alla mezza (1h50') ho tenuto il ritmo previsto ma già alla maratona (4h05') andavo male e gli ultimi 16 chilometri sono stati difficili.
A questo punto devo ridimensionare le aspettative sulla 100 km perchè in 15 giorni posso fare quasi tutto (ripensare la tattica, partire più piano, meditare...) posso fare tutto meno una cosa, l'unica che servirebbe a qualcosa: aggiungere resistenza al mio corpo.
Poco male, avrò tempo di rifarmi, la gara è stata bella e la stagione è lunga (anzi, ultra).
Paolo Valenti