|
|
|
Da Roma al mare... il Road non poteva mancare!
Inserito da ste_scal il 03/03/2009 alle 19:36 nella sezione strada
Domenica 1° marzo si è celebrata la 35^ edizione della Roma-Ostia, la mezza maratona più partecipata d’Italia. Anche quest’anno i numeri sono stati quelli di un grande evento: oltre 10.000 i runners, provenienti da tutta la penisola e dall’estero, che si sono dati appuntamento nella capitale. Tra questi, non poteva mancare un gruppetto di soci Road.
La cittĂ eterna ha accolto i podisti nella giornata di sabato con un sole meraviglioso e una fresca temperatura di 15 gradi che annunciava la primavera imminente, un clima che invitava a correre verso il mare in anticipo di un giorno.
Le Terme di Caracalla hanno ospitato l’Expo, dove si potevano ritirare pettorali e pacco-gara "intelligente", poiché conteneva una bella maglietta tecnica Nike e una mantellina in plastica warm up per il riscaldamento nell’immediato pre-corsa.
La sera della vigilia, alcuni dei soci Road in trasferta a Roma hanno voluto effettuare un training preparatorio alla corsa grazie ad una sostanziosa cena "carboidrata" in una delle tipiche trattorie in zona Campo de’ Fiori. La serata è stata la giusta occasione per un gemellaggio tra podisti romani e milanesi e ha scaldato gli animi di tutti i Road presenti alla tavolata: Simonetta Bono, Bianca Milani, Stefano Scala, Paolo D’agostino (new one!), Alessandro Cipolat Godet, Gianluca Anelli e Giusi Piontini.
Il giorno della gara il sole era scomparso ma il clima nuvoloso e fresco si rivelava ideale per correre. Le partenze vengono scaglionate in tre ondate con intervalli di 5 minuti una dall’altra, unico modo per gestire con efficacia l’imponente massa dei podisti radunati nel piazzale di fronte al PalaLottomatica.
Alle 9,25 lo sparo dello starter da il via alla gara, i top runners corrono veloci lungo il viale Cristoforo Colombo, seguiti da un fiume colorato di gente.
Pronti-via, duecento metri in leggera discesa e si incontra la prima salita.
Per la prima parte il percorso sarà tutto così: nervoso, ricco di strappi, salite, successive discese e ingannevoli falsopiani. Le lepri mantengono il loro passo regolare km dopo km, i podisti tirano i remi in barca sulle salite per poi recuperare nelle successive discese.
Molti boccheggiano all’altezza del settimo km, quando si deve affrontare la salita del camping, 1.300 mt. di strada in ascesa con pendenze attorno al 4-5%. I più sgamati sanno che la differenza la si farà nei due km seguenti, sul falsopiano che porta al km 9. Da quel punto fino al quindicesimo il percorso è in pianura o in leggera discesa, tutti i runners recuperano energie e filano via veloci verso i km finali.
Al sedicesimo la strada torna in leggera ascesa ma è l’ultimo strappo, quello che conduce allo scollinamento che domina il lungomare di Ostia. Il tempo è peggiorato, inizia a cadere una leggera pioggia che si fa via via più insistente.
La vista del mare, però, spinge i corridori a lanciarsi veloci in discesa e ad infilarsi sulla carreggiata di destra del lungomare, un po’ invidiosi verso chi – sulla carreggiata opposta – sta per arrivare al traguardo.
Molti sono quelli che vorrebbero saltare dall’altra parte della strada e abbreviare le loro sofferenze, nessuno però osa farlo. Tutti cercano di mantenere il loro passo in attesa di sparare tutto nei due km finali.
Ma, arrivati al giro di boa del lungomare, quando appunto mancano solo 2000 metri al traguardo, ecco la sorpresa: raffiche di vento dal mare spezzano la marcia dei corridori, una selva di imprecazioni si levano dalla strada all’indirizzo del terribile dio dei venti. Si cerca di mantenere il ritmo ma la cosa non è per niente facile: il vento spira a oltre 30 kmh ed è come trovarsi di fronte a un muro. Si cerca di stringere i denti, di tener duro e di dar fondo a tutte le energie rimaste per arrivare in fondo. La vista del traguardo dopo una leggera curva verso destra è una vera liberazione, si trova la forza di accelerare e di percorrere in progressione gli ultimi 200 metri. Al traguardo siamo tutti contenti per l’ennesima impresa portata a termine.
Nonostante il clima, non pochi Road segnano il loro miglior tempo personale: Stefano Scala (1:29:42), Simonetta Bono (1:51:02), Bianca Milani (1:51:37), Paolo D’agostino (1:52:55), mentre Alessandro Cipolat è contento del suo 1:42:00. Un po' deluso Domenico, fermato da un dolore ma comunque caparbio nel chiudere in 1:37:01.
Non abbiamo incontrato gli altri Road per raccogliere i loro commenti. Ma è certo che avranno apprezzato la giornata, l’organizzazione della gara, la sua logistica e la bellissima medaglia che ci siamo tutti ancora una volta meritati.
W il Road.
Bianca, Simonetta, Paolo e Stefano

La medaglia della Roma-Ostia 2009
Commenti
|
|
|
|
Utenti
|
 |
 |
Ad oggi ci sono 3539 utenti iscritti al sito di cui 0 attualmente online |
|
 |
 |
|
|
W il Road!
Grandi tutti e grande Stefano, ora dovrò allenarmi tanto per riacchiparti :-))
W i Road!
Marco
Stefano