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La Gara Perfetta ... quasi ...
Inserito da Tortellone67 il 03/03/2009 alle 00:05 nella sezione strada
Spesso ho sentito molti runners parlare della Gara Perfetta.
Li ho sentiti raccontare di come almeno una volta nella vita di ogni runner capiti quella giornata in cui va tutto per il verso giusto, dalle sensazioni nel pre-gara al taglio del fatidico (nonché immaginario) nastro d’arrivo.
Li ho sentiti decantare degli stati d’animo provati in quell’esperienza, di quella sorta di simbiosi tra mente e corpo che solo poche volte si riesce a provare, di quelle sensazioni al limite del misticismo che hanno accompagnato la prestazione, metro dopo metro, chilometro dopo chilometro.
Li ho sentiti raccontare con emozione di come ci si possa sentire rapiti da un delirio di “onnipotenza agonistica” che trascende da qualsiasi forma di realtà e che ti permette di non sentire la fatica, il dolore, la stanchezza.
Ho visto nei loro occhi l’estasi, il fuoco, una forma pura, e ahimè poche volte provata, di felicità .
Ebbene ieri alla Maratona di Piacenza ho capito : finalmente è successo anche a me …
Da quando corro non mi era capitato nulla di simile e da oggi faccio anch’io parte del Club della “Gara Perfetta”.
Non è mia intenzione tediare la gentile platea con troppi numeri (solo questa volta … poi tornerò subito nei panni dello Statistico …) : mi limiterò a dire che sono partito per un onorevole 3h 45’ (per migliorare il personale di 3h 52’), che alla mezza sono passato con una proiezione intorno alle 3h 40’ e che ho chiuso in 3h 32’ e spicci …
Fino alla mezza ho goduto della compagnia di Marco lordemme Marchese con il quale abbiamo fatto delle belle chiacchierate (sì lo so … era una Maratona … non una scampagnata, ma vista la monotonia del percorso ….) e che ringrazio tantissimo perché mi ha permesso di “far passare” la prima metà di gara senza “stancarmi” di testa.
Giunti insieme alla mezza ho avuto l’impressione che probabilmente lo costringevo ad un passo troppo elevato e così, visto che mi sentivo ancora molto bene, ho pensato di lasciargli la tranquillità di trovare un suo ritmo (comunque complimenti anche a lui che ho poi rivisto all’arrivo fresco del suo personale) ed ho provato ad alzare il ritmo.
La seconda metà della gara è stato un susseguirsi di emozioni esaltanti man mano che mi rendevo conto, ai vari passaggi, che stavo tenendo un’andatura per me imprevista ed imprevedibile.
Dal 30simo in poi sono entrato in “trance agonistica” e ricordo solo le decine di concorrenti che saltavo a doppia velocità e le innumerevoli “pelli d’oca” che provavo per il risultato cronometrico che stavo per ottenere … sono stati i 12 Km più belli che abbia mai corso …
Ok, ma allora il … quasi … che c’entra????
Beh, il … quasi …. ha due facce.
La prima è una piccola recriminazione.
Se ci fosse stato qualcuno con cui fare insieme la seconda parte probabilmente il “muro” delle 3h 30’ forse sarebbe caduto; purtroppo ho corso letteralmente da solo per una ventina di chilometri e questo, soprattutto nel finale, si è fatto sentire.
La seconda è in verità un auspicio.
Deve esistere una “Gara Più Perfetta” della “Gara Perfetta” e magari sarà quella delle 3h e “ventiequalcosa” ….
Infine complimenti a tutti i Road presenti (ho notizie di “tempi” molto interessanti) ed uno particolare al neo-socio Marco Battaini che è riuscito finalmente a scendere sotto il fatidico “muro” delle 3 ore.
W il Road
Bruno Il Tortello Meneghetti

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Riki cinico Ghidotti
La gara perfetta, secondo me, è quella che quando arrivi sei soddisfatto nel profondo per il risultato ottenuto.
La gara perfetta è quella che ti godi durante i mesi di preparazione.
La gara perfetta è quella che anni dopo puoi ancora dire "però mi ricordo quella volta a..."
Obbiettivo centrato, sei un grande
Franz
Una è che stare sotto le 3.30 è decisamente alla tua portata.
Riky però Bruno ha fatto 3.30 non 3.12 , ho capito male io o è pura follia matematica :-))))
BRAVO e grazie per i complimenti....
W il ROAD.... e bravi a tutti..
Un grosso complimento a tutti i partecipanti della gara di Piacenza (a proposito, quando la tabellina con i risultati dei "nostri"?), e in particolare a te, Bruno, a Marco, che vi ho "sopportati" in questo periodo di preparazione, e al Socio Massimo Preziosa, che le cronache mi dicono essere arrivato 9° assoluto con un tempo di poco superiore alle 2h40'.
Grande Road, sempre e in ogni dove.
AUW!
Attilio
Riki ha sbagliato una semplice somma Ghidotti
Il muro del 3:30 te lo divori, ma se posso darti un consiglio devi cercare di fortificare la mente, come tu stesso hai raccontato nella seconda metĂ di gara dove eri solo, senza guida o senza compagnia...
La noia non esiste se corri e ti diverti mentre lo fai, le prestazioni migliori arrivano proprio in quei momenti!
Comunque, complimenti a tutti road presenti a Piacenza, mara e mezza...gran bella gara e organizzata molto bene...
Ciao.
Michele.
Il tuo racconto trasmette sensazioni buone, a mio parere - il parere di una bestia - perchè fa capire che la condizione sine-qua-non per entrare in quella che tu chiami giustamente la "trance agonistica" è lasciarsi alle spalle tutte le preoccupazioni contingenti, partire "scarichi", ascoltare il proprio corpo e farsi guidare...
Mi verrebbe quasi da dirti "chissene-dei-passaggi-alla-mezza", con il senno di poi non sempre ci si azzecca (anche se ovviamente si possono trarre ottime indicazioni). Per quel poco che ne so io, in prove così articolate è molto sottile l'intervallo di confidenza nel quale muoversi.. Intendo dire una piccola forzatura in più all'inizio si può ripercuotere in maniera molteplice nel proseguio...
Di indole sono molto poco "result-oriented", credo che la gara perfetta sia quella che ti regala una nuova consapevolezza (nel bene e nel male), quella che innesca nel tuo spirito dei nuovi meccanismi mai provati prima. Che ti fa capire che tu puoi, laddove non pensavi. Per questo motivo si, credo e ti auguro che questa "gara perfetta" ti dia la carica giusta, a Settembre.
W il Road
capt.ale
Lord Blacks
Ad Artigli e Franz ... vero che anche la preparazione deve essere ricordata e goduta come "perfetta", ma vi assicuro che senza la gara non credo che me la sarei poi ricordata troppo positivamente e cmq le sensazioni che ho provato "in gara" ... quelle sì che le ricorderò per tutta la vita!!!!
All'ex matematico Ghido ... certo analizzando la gara a posteriori la prima metà è stata più lenta di quello che forse avrei potuto sostenere, ma (Vasco docet) c'è un forse di troppo ... se avessi corso la prima metà a 1 e 42 magari nemmeno arrivavo alla fine ... ;-))))
Al neo socio Batta .... grande io??? non scherzare ... ma hai capito csa hai fatto TU????
Al Capitano ... grazie ... però per una volta avresti potuto tralasciare ti ricordarmi i miei doveri istituzionali .... dopo domenica muovo a malapena ledita :-)))))
keep running!!!
G.
Ebbravo tortels, bella cosa eh? Faccio parte del club anche io . Purtroppo però non mi succede da qualche anno e penso che dipenda da me , dal mio atteggiamento mentale , dal mio approccio agli eventi . E non parlo solo di forma mentis maratona ma di forma mentis del mio essere nella vita di tutti i giorni.Non e' facile ma bisogna perseguire degli obiettivi , migliorarsi , crederci e credere nelle proprie possibilità . Che discorsoni ... Per farla breve esprimo ammirazione e ... invidia. Bob
Ancora complimenti per il tuo splendido tempo e per l'articolo!
Marco