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E io me ne vado sul tetto d'Africa

Inserito da BimboGigi il 17/02/2009 alle 15:48 nella sezione cross & trail

Ebbene sì: la parte irrazionale del mio cervello ha avuto ancora la meglio!
Dal 25 Febbraio al 4 Marzo partirò per la Tanzania, con altri tre avventurieri europei, e andremo a conquistare la vetta del Kilimanjaro (mt.5896), il tetto d'Africa.
In sintesi:
96Km totali di percorso in 6 giorni di trekking, suddivisi equamente tra salita e discesa.
Dislivello totale di 7830mt
Temperatura alla partenza: 25°
Temperatura in vetta: -25°

Programma di viaggio a grandi linee:
Giorno 1
Accoglienza all’aereoporto (o presso gli uffici di corrispondenza di Continentenero Travel in Tanzania se si arriva da un tour svolto precedentemente) e trasferimento all’Mountain Inn nei pressi di Moshi.
Briefing di benvenuto con le guide che vi accompagneranno nel trekking. Cena e pernottamento.

Giorno 2
Colazione e partenza per il Kilimanjaro National Park, porta di Marangu per la prima giornata di trekking attraverso una magica foresta pluviale.
In 3 o 4 ore di cammino si giunge al Mandara Hut (2.750 m di altitudine).
Questo spartano rifugio ospita in camere promiscue circa sessanta persone. Cena e pernottamento

Giorno 3
La seconda giornata è decisamente in salita. Molto più faticosa della prima prevede un dislivello di circa mille metri per arrivare al rifugio Horombo.
Ci vogliono tra le 6 e le 8 ore per compiere il tragitto odierno, ripagato però da un paesaggio in coninuo mutamento: la foresta pluviale lascia lentamente il posto a una brughiera che si dirada man mano che si sale.
Attenzione: a queste quote si possono avvertire i primi segnali di stress fisico dovuti all’altitudine (inappetenza, insonnia, mal di testa). Naturalmente si fa sentire il freddo, che soprattutto di notte, comincia a essere pungente.
Cena e pernottamento al rifugio Horombo

Giorno 4
La terza giornata è probabilmente tra le più faticose.
La partenza avviene di buon mattino e l’itinerario dura, a seconda dell’allenamento dei partecipanti, tra le 6 e le 8 ore.
Anche oggi si salirà di circa mille metri con meta il rifugio Kibo che prende il nome dall’omonimo massiccio.
L’aspetto dei luoghi è quasi lunare e l’ossigeno rarefatto, ma i panorami ripagano della fatica accumulata.
Oggi si toccheranno i 4.700 metri di altitudine per arrivare a un rifugio ancor piĂą spartano dei precedenti.
Niente acqua corrente e riscaldamento, servizi igienici all’aperto e prime domande: “Ma chi me l’ha fatto fare”.

Giorno 5
Il gran giorno. Salirete sul tetto dell’Africa.
Partirete in piena notte procedendo lungo le pendici del vulcano per arrivare prima dell’alba al Gilman's Point a 5.681metri di quota.
Sosta per assistere al sorgere del sole e quindi proseguimento verso la cima.
L’Uhuru Peak vi attende ai suoi 5.896 metri di altezza.
Due ore di camminata prima di ammirare l’Africa come pochi viaggiatori hanno potuto.
La sensazione non si può descrivere se non con alcune parole che possono solo lontamente richiamare quanto si prova: pace, potenza, felicità, stanchezza, gioia (e tristezza perché ora si può solo tornare indietro).
Discesa verso il rifugio Horombo dove arriverete dopo 6 o 8 ore di passeggiata.
Cena, se riuscite a stare in piedi, e pernottamento.

Giorno 6 Discesa verso il Marangu Gate dove si arriverĂ  dopo 6 o 8 ore di camminata.
Trasferimento in hotel per una meritatissima doccia calda e una cena ristoratrice. Pernottamento al Mountain Inn.

Giorno 7
Colazione in albergo e proseguimento del viaggio o trasferimento in aeroporto.
In questo caso ci si può fermare fino al momento della partenza usufruendo della sauna o della piscina dell’hotel (supplemento prolungamento permanenza in hotel)

Penso che, oltretutto, sia anche un signor allenamento in preparazione alla maratona di Londra!
Allora...fatemi gli in bocca al lupo
EH!
Gigi

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Commenti
  • Ignazio 17/02/2009 alle 16:23:24 rispondi
    complimenti!
    p.s. quando ho visto il K da un piccolo aereo andando verso il Parco Mara Safari (Kenya)lo spettacolo era sensazionale!
    e le foto di chi vi è salito (parenti e amici, in svariate occasioni) non si scordano facilmente, soprattutto quelle col ghiaccio e l'Africa sconfinata in basso!

    buon allenamento

    ignazio
  • Franz.Rossi 18/02/2009 alle 10:21:14 rispondi
    Un omaggio di Gianni Alvazzi
    Ciao Gigi
    ti invidio un po', ma non vedo l'ora di sentire i tuoi racconti.
    Gianni Alvazzi ha pubblicato una fototeca della sua esperienza sul Kilimanjaro, dacci un'occhiata
    Franz
  • BimboGigi 18/02/2009 alle 13:29:21 rispondi
    Bellissimo!
    Ho visto il report fotografico del grande Gianni: strepitoso! Anzi, colgo l'occasione per dirgli che, se ha voglia di fare due chiacchiere e darmi qualche "dritta", io sarò ben lieto di ascoltarlo. La mia mail è: luifer@fastwebnet.it
    Tanti saluti
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