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MCM08: Milano siamo NOI
Inserito da capt.ale il 24/11/2008 alle 23:03 nella sezione vita al club
Il film lo avevamo già visto otto volte. Nulla di nuovo all'orizzonte e quindi.....cambio di strategia.
L'incrocio è sempre lo stesso, piazzale Susa, ma stavolta siamo solo in quattro senza i vigili e la protezione civile dell'anno scorso. Reclutiamo due volontari, così siamo in sei. L'organizzazione ci fornisce un solidissimo nastro di plastica e siamo pronti.
Malaugurante gimkana delle handbike, poi arrivano i primi. Blocchiamo l'accesso alla piazza con il nastro di plastica e l'astuto Grigio, con un diversivo degno del miglior Garibaldi, fa credere agli ignari automobilisti che avanti 500 metri ci sono i vigili che fanno attraversare viale Romagna...guadagniamo così tempo prezioso confidando sul fatto che sarà impossibile ai provetti Hamilton tornare sui propri passi, pardon sulle proprie gomme.
Al passare dei top runner decido di dare un'impronta mitteleuropea alla mia città.
Inizio ad applaudire e incitare, da solo in mezzo alla carreggiata, tutti i runners che mi passano davanti, così come sconosciuti "crucchi" hanno fatto a gratis a me a Zurigo, a Klagenfurt, a Vienna....e a Bardolino.
E così, applaudendo incessantemente, saluto sia gli amici che, senza ironia, gli automobilisti i quali attoniti da tanta mia "scemenza" tentano con qualche titubanza in più di forzare il blocco formato dal dinanzi citato nastro di plastica presidiato dal Grigio....
Passano tutti i runners, miracolosamente indenni da piazza Susa.
Ci spostiamo allora in via Cesariano, al 41mo. Qui la situazione è decisamente meglio, strada transennata, diamo robusto rinforzo alle due signore a presidio dell'incrocio.
Il primo è da poco passato, ci accaniamo allora in inesauribili battimani e incitamenti a partire dal secondo fino.......al Compa.
A questo punto la missione è compiuta. La voce se ne è andata, qualche dolorosa piaga sulle mani, ma una (effimera) consapevolezza.
Milano siamo noi.
W il Road
capt.ale

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Ho corso la maratona, ho visto gli automobilisti infuriati e ho sentito i racconti degli amici di servizio.
Ma ci sono dei segni di civiltà che devono essere ribaditi.
Anche se la lotta è impari, dobbiamo lottare per affermare il nostro diritto ad una qualità di vita migliore.
Noi siamo i milanesi.
Noi possiamo far cambiare le cose.
La MCM è migliorata, i milanesi no.
Perchè ci lamentiamo con gli organizzatori che hanno cercato al meglio di fare il loro lavoro?
Cerchiamo delle proposte praticabili:
- percorso da fuori Milano al centro, con arrivo al Castello, via Duomo;
- coordinamento con una giornata di blocco del traffico;
- coordinamento con le forze dell'ordine che devono essere precettate;
- comunicazione, comunicazione, comunicazione.
Riflettiamo su quanto è successo ma non arrendiamoci.
Siamo al muro del 35esimo, chi si ritira adesso rimpiangerà poi di vivere a Milano senza maratona.
Franz
qualche corsa l'ho fatta e tu che ne hai fatte certamente più di me non puoi non aver notato errori che nemmeno nelle strapaesane più improvvisate si vedono....
e avere la buona volontà non basta, la buona volontà è un prerequisito non è una un fattore di successo, la buona volontà può essere alibi e scusante per il parroco che improvvisa la 4 km della parrocchia non per una organizzazione tronfia e autoreferenziante come questa con velleità da gara internazionale ma con risultati veramente miseri...
e il fatto che tu, come molti di noi malgrado tutto sei disposto a chiudere un occhio vuol dire una sola cosa: milano non ci merita
DIABOLIK
In Ple Susa cercavo Giampiero che si era fermato a fare pipì e ho raccolto sia il tuo incitamento che quello degli altri. è stata una grande spinta verso il traguardo che era ancora tanto lontano!
Grazie a tutti !
Nove anni, nove edizioni, non sono poche!
E io vorrei sapere se alla prima edizione della maratona di Berlino, gli automobilisti hanno picchiato i volontari!
Le colpe sono tante ed equamente distribuite, dall'organizzazione, alle autorità, alle polizia urbana, ma il più grande gesto di inciviltà intollerabile lo hanno fatto i milanesi!
Non siamo una città(dinanza) che merita una maratona!!
E se proprio la vogliono fare, oltre ad i vigili, convocassero le forze dell'ordine! Perché non è più mera questione di bloccare il traffico (che sarebbe meglio deviare!), ma di mantenere l'ordine pubblico, per evitare scontri e sopprusi.
Sono certa che il Road, come società più grossa di Milano, farà sentire la sua voce e avrà modo di dare un segnale forte e chiaro ai suoi soci, sulla linea da seguire.
Mi auguro anche che al più presto si organizzi un incontro in merito.
Il prossimo anno ognuno è libero di andare dove vuole, io se sarà possibile continuerò a fare servizio sul percorso! NON VOGLIO DARLA VINTA AGLI IMBECILLI!!!!! IL GRIGIO.
Però viene citata l'assemblea sindacale dei vigili e il fatto che la città abbia risposto a metà, col regredimento della pazienza degli automobilisti (che a mio avviso meglio sopportano 2 ore di fila in tangenziale, nello smog, che una mezz'oretta di attesa godendosi lo spettacolo dei maratoneti...).
Marco
Scusate ma il lavoro dei tantissimi volontari e soprattutto il "tifo da Stadio" che gli amici Road ci hanno tributato al 10° e 41° km, da soli, valgono questa maratona.
Non perdiamoci d'animo, YES WE CAN!
Pierluigi Quadrio
Non credo, xché un conto è presidiare una postazione che dopo 2h30' è da sbaraccare, un conto è stare per oltre 5 ore a "combattere" una guerriglia con I MILANESI!
Chiediamo agli amici della Michetta, o alla società del Parco Lambro, come anche l'amico Salvatore d'Ascanio ha testimoniato su questo sito.
Mi dispiace, ma questa volta non sono d'accordo con ALE e IlGrigio: se si vuole salvare la MCM ci vuole un messaggio forte, che dia il senso alle autorità cittadine e alla federazione che in questo caso si sono dimostrate "assenti": sposo l'idea che il ROAD si dovrebbe fare promotore di tale iniziativa come Società, se non boicottando la prossima partecipazione almeno ponendo condizioni certe e sicure, quali la chiusura totale del traffico, la presenza certa di un numero sufficiente (e consentitemi "efficiente") di vigili, la garanzia per gli atleti di poter usufruire dei mezzi pubblici gratuitamente, e soprattutto la COMUNICAZIONE dell'evento a livello CAPILLARE, non solo attraverso gli organi di stampa (che non legge nessuno), ma con cartelloni messi ai 4 angoli delle città, con volantini distribuiti a livello condominiale, e per cortesia: che si tolga quel messaggio demenziale dai tabelloni elettronici all'ingresso della città, secondo i quali la Maratona viene presentata come un disagio.
Se solo una di queste condizioni (non me ne vengono altre), vengono meno, allora il ROAD abbia il coraggio, per l'incolumità dei volontari e degli atleti tutti, e nel nome dello sport, di ritirarsi e disincentivare l'iscrizione: nella stessa giornata c'erano altre manifestazioni podistiche, c'era Osio Sotto con migliaia di partecipanti ad esempio...
Attilio
Da anni abbiamo dati che indicano che il sistema organizzativo della MCM non funziona.
Ieri, non a caso, ho citato il Giro d'Italia. A Milano sono arrivate cronometro che hanno bloccato le strade per tante ore, in quelle occasioni é forse accaduto quanto abbiam vissuto domenica? NO! Sicuramente ci furono disagi ma non "la giungla".
Indispensabile un solo soggetto che ORGANIZZI e COORDINI TUTTO l'evento.
Caldeggio poi il percorso con arrivo a Milano. Si parta dalla Villa Reale di Monza, da Lodi, da Abbiategrasso o Pavia costeggiando i navigli (meglio da Nord perché se si ha la fortuna della nebbia ed il keniano mi cade nel naviglio ...), da Legnano ..... la città non sarà assediata come avviene con il percorso circolare.
E, ribadisco, 2 settimane prima dell'evento: comunicazione, comunicazione con ogni mezzo.
Non chiedo a nessuno di essere d'accordo o non d'accordo con quello che è successo dalle mie parti!!!!
Però visto che ormai sono dentro, aggiungo solo che noi milanesi siamo sempre stati famosi perchè sappiamo fare le cose, un po' meno perchè sappiamo parlare delle cose.
Quindi diamoci da fare, anzichè parlare: facciamo anche cose eclatanti, ma facciamo. Non lasciamo che le nostre lacrime si perdano come gocce nella pioggia.......al largo dei bastioni di orione.....ecc. ecc.
Milano siamo noi!
W il Road
ale
Capitano permettimi poi un inciso. Mentre racconti il tuo incitare all'angolo di piazzale Susa come tanti "crucchi" hanno fatto con te nelle tue mille avventure mi fai salire un brividino. Perchè da un lato credo di capire almeno in parte di cosa tu stia parlando nel senso più vero. E in questo periodo di stop forzato mi sta facendo davvero piacere restituire figurativamente un tot dei tanti incitamenti che ho ricevuto durante la fantastica cavalcata di quest'anno. Le urla della tri-curva in mezza Italia, il signore di colore che è stato per 3 ore davanti all'ingresso della galleria di Montecarlo ad incitarci tutti, i "Go" in mille lingue ai mondiali di Rimini.
Se il destino sarà più benevolo di quest'anno (putroppo sono stato forzato a non iscrivermi), l'anno prossimo sarò alla starting line della McM, fossi anche da solo.
Non condivido però l'opinione di molti ROAD che hanno detto di non voler più partecipare alle prossime edizioni. Io non mi arrendo all'inciviltà di pochi imbecilli; io VOGLIO correre nella mia città, VOGLIO sentire l'incitamento di tanti amici che mi riconoscono, VOGLIO trovare la mia famiglia al traguardo che mi dice bravo (anche se è una pietosa bugia !). Io non rinuncio a tutto questo e perciò l'anno prossimo (sempre che l'età non più giovanissima me lo consenta ancora) sarò sicuramente alla partenza. E se qualche automobilista imbecille invaderà il percorso gli correrò sul cofano, se sarà necessario, ma al traguardo ci sarò !
Arrendersi non è certo da maratoneti! Siamo abituati a sopportare ben altro che qualche insulto o qualche intoppo sulla strada.
Siamo noi runners ad aver ragione e quindi, per favore, non lasciamo vincere pochi prepotenti.
Voglio infine ringraziare veramente di cuore tutti i ROAD che sul percorso mi hanno incitato come di più non sarebbe stato possibile; in particolare quelli al 41Km che mi hanno dato la forza per fare anche la volata finale !!!
Siamo una grande squadra ma soprattutto un fantastico gruppo di amici.
Emilio
I podisti locali sono davvero tanti.
Finora è fallita la gestione del traffico.
Bisognerebbe concentrarsi su questo punto. Le possibili solozioni non mancano ma prima bisogna chiarire alcuni aspetti che mi sembrano in contraddizione:
- Corsa per i top runner vs corsa per tutti
- Domenica a piedi e percorso veloce vs Percorso parzialmente in provincia con arrivo in centro (oggettivamente il percorso attuale rende molto difficli gli spostamenti in auto)
- Comunicazione a 360 gradi (anche verso gli addetti lungo il percorso)
Personalmente ero sul percorso in un punto ancora comodo (via Pascoli poco dopo il 10° km) e gli automobilisti non sapevano della corsa e del blocco. Cartina alla mano ho spiegato tempi di attesa e percorsi alternativi: ho trovato collaborazione da parte dei più. Poi sfruttando il controviale i disagi sono stati contenuti.
Provate cosa vuol dire rimanere fermi inaspettatamente mezz'ora senza sapere perchè (se si è in coda lontani dall'incrocio) e avendo un impegno da assolvere.
Se una persona può farsi un'idea di quanto deve aspettare e di quali sono le alternative può scegliere se rimanere fermo o cambiare strada, e quasto aiuta molto.
Secondo me gli addetti lungo il percorso devono fornire assistenza agli automobilisti e quindi devono conoscere tempi e modi per agevolare gli spostamenti.
A me, e penso a tutti i podisti milanesi, interessa avere una maratona a Milano, ma non a queste condizioni:
Troviamoci con Ambrosiana, La Michetta, Montestella, Atl. Lambro e tutte le altre società milanesi:
Se siamo uniti e il messaggio che arriva a GAZZETTA E COMUNE è: o le nostre condizioni o BOICOTTIAMO e avrete 100 iscritti, allora possiamo ottenere qualcosa.
Senza 1700 volontari e almeno il doppio di iscritti di tutte le società milanesi e dintorni la Maratona di Milano non ha futuro, e allora RIPRENDIAMOCI QUEL CHE è NOSTRO:
RIPRENDIAMOCI LA MARATONA DI MILANO!!!
NON PERMETTIAMO CHE QUALCHE CENTINAIO DI INCIVILI CI CACCI DA MILANO,
SE QUALCUNO MI VIENE ADDOSSO MENTRE STO ATTRAVERSANDO SULLE STRISCE IO NON SMETTO DI ATTRAVERSARE SULLE STRISCE,
COSì NON DOBBIAMO SMETTERE DI CORRERE A MILANO PERCHé CI SONO DEGLI INCIVILI, GLI INCIVILI CI SONO ANCHE A NEW YORK, SOLO CHE LI SBATTONO IN GALERA!
Lorenzo
Nelle condizioni dell'ultima edizione, non deve più correre nessuno! Non siamo top runners, non corriamo per soldi, corriamo per passione e meriatimo se non di correre col massimo dell'incitamento, almeno di farlo sicurezza e serenità. La maratona è la gare delle gare, la componente mente vale quando quella corpo se non di più.
Piuttosto raddoppiamo, triplichiamo i volontari e facciamo un cordone umano per preservare i podisti! Coinvolgiamo i nostri amici, le nostre famiglia in prima persona e rendiamo il percorso affollato e sicuro.
Ma mai, mai più si dovrà correre una gara come quella che ho visto domenica! Sono certa che Isolano si imporrà affinché questo avvenga!
PS: Nessuno nega il disagio degli automobilisti, ma nessun disagio può giustificare il fatto che siano venuti alle mani con dei volontari!
Innanzitutto un grandissimo ringraziamento a tutti i Road, impegnati o meno nel servizio di volontariato, che ci hanno incitati costantemente e lungo tutto il percorso e complimenti a tutti i Volontari (con la “V” maiuscola), Road e non, che ci hanno dedicato il loro tempo e la loro passione.
Poi vorrei anch’ io evidenziare che sono profondamente indignato ed amareggiato per le condizioni nelle quali si è svolta la gara, c’è veramente da vergognarsi di essere milanesi!
Mi rendo conto adesso che l’ epiteto “milanes bauscia” con il quale veniamo talvolta identificati, suona quasi come un complimento di fronte agli episodi a cui ho assistito ed a quelli più incresciosi di cui ho solo sentito, tutte situazioni per le quali andrebbero usati ben altri titoli.
Le colpe maggiori sono da addebitarsi, secondo me, all’ amministrazione comunale, veramente e colpevolmente incapace di gestire tali eventi. Se non è in grado di farlo professionalmente, ma che lasci stare!
Ho visto le stesse cose, anzi ulteriormente amplificate, che ho visto in numerose edizioni della Stramilano alle quali ho partecipato.
Dopo aver corso a Venezia un mese fa, dove ho fatto la mia prima maratona in assoluto e dove sono rimasto letteralmente incantato da come era organizzata la corsa (non mi pareva vero!), dico basta, con Milano chiudo finchè non riusciremo a cambiare veramente le cose.
Per cui, mi unisco al coro di voci che propongono di boicottare la manifestazione, forse è davvero l’ unico modo per scatenare (da parte della municipalità, degli organizzatori, patrocinatori, sponsor, ecc. ecc.) una qualche reazione a migliorare drasticamente il loro operato.
Trovo inoltre interessante la proposta di chi invita ad organizzare una serata in sede per parlare di queste cose e poter confrontarci tutti insieme.
Infine, non perché meno importante ma, anzi, della massima importanza, voglio esprimere grande solidarietà ed ammirazione a tutti quei volontari che hanno presidiato gli incroci per permetterci di correre in sicurezza e tranquillità.
Sono loro i veri eroi, non noi che abbiamo corso la maratona, loro verso i quali ho profonda vergogna per come sono stati trattati dai nostri concittadini e per quello che hanno dovuto subire nello svolgimento del loro compito. E’ stata la cosa più vergognosa di tutta la manifestazione!
Non trovo giusto caricare di simili responsabilità persone come loro, atleti ed appassionati che si mettono in gioco per lo sport, non è loro compito mantenere l’ ordine pubblico, perché di questo si è trattato! Ma stiamo scherzando!!!.
L’ amministrazione comunale dovrebbe chiedergli pubblicamente scusa a nome di tutta la cittadinanza!
Scusate lo sfogo e la prolissità e, nonostante tutto, buone corse a tutti,
Paolo Gobbo
Uno degli aspetti più importanti della maratona, per quelli/e come me che corrono sopra le 4h, è il tifo.
Alla mia prima maratona a New York,le urla "go carola good job" mi hanno commosso, i "weiter weiter" a berlino mi hanno dato coraggio, i cartelli "brava mamma" delle mie bambine a stoccolma mi hanno fatto piangere, ma gli incitamenti dei road domenica a milano mi hanno insieme commosso, dato coraggio e fatto piangere. Mi sembrava fossero lì tutti per me.
Credo - e spero - di avere ringraziato tutti, di avere sorriso a tutti, di avere alzato le braccia in segno di vittoria con tutti. Insieme al sole e alla vista del Monte Rosa verso la fine (chissà a che km eravamo, ormai ero uno straccio)il tifo dei Road resterà il più bel ricordo di questa tanto sofferta MCM 2008.
"Forza Road"