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Maratona d Italia: strategie pre gara
Inserito da FraTTa il 13/10/2008 alle 23:11 nella sezione strada
Ogni sportivo che si rispetti ha le sue manie: provvedere alle strategie , riti scaramantici e io credo in questo , non tanto come sportivo, quanto perché sono fissato o in senso meno patologico sono abitudinario.
Guai a svelare i trucchi del mestiere, certi segreti rimangono in pectore vita natural durante: è per creare morale ed essere il più possibile pronti al via.
Non faccio mistero di avere un abbigliamento costante, come la canotta roadrunner che è immancabile nelle occasioni che contano, piuttosto che cercare di acclimatizzarmi all’aria nella sede di gara. Andare a Carpi a correre vuol dire allontanarsi da Milano di circa 200 km,come dire andare sulla luna: altro clima, ambienti diversi, culture differenti,gastronomia varia!
Insomma avevo bisogno di fondermi con l’ambiente circostante Il mio unico punto di contatto fino a quel momento era stato solamente l’hotel sulla strada provinciale n.12 ed essendo sabato sera non ho impiegato molto a capire chi decidesse di soggiornarvi in un posto tanto disperso nella campagna: tutti sportivi…ovvio!
Necessito una metempsicosi con la cultura locale e sancire il vincolo che mi permetterà di innalzarmi da terra e volare sull’asfalto il giorno seguente. Prendo l’auto e girando come uno zingaro senza sapere dove andare mi butto alla ricerca. Ogni tanto mi chiedo perché abbia deciso di girare da una parte piuttosto che un'altra: così per caso,tutto è mosso da un semplice istinto primordiale!
Ecco che finalmente davanti ai miei occhi appare una visione: ” trattoria,ristorante…cucina casereccia”!
La profezia si è avverata, ho finalmente raggiunto il mio karma, scoperto la pietra filosofale emiliana, lo yin e lo yang della gastronomia!
Entro nel tempio, siedo e mi inizio al rito del maratoneta: l’assunzione di tortello-carboidrati; accompagnato da un buon piatto di antipasti a buffet, segue un gustoso piatto di gnocco fritto, tigelle e relativi condimenti!
Accondiscendendo il prezioso suggerimento appena ricevuto do fondo al quartino di lambrusco che mi sono concesso! Nettare degli dei…sono ad un passo dall’essere ubriaco!
Trascorro una notte da incubo, il vino fa sentire i suoi effetti nel mio mondo onirico!
Alle 5.00 sono in piedi,devo raggiungere Carpi e prendere il pullman che mi porterĂ a Maranello.
Troppo presto per scaricare tutte le mie ansie pre-gara: dovrò a questo punto ricorrere assolutamente al wc chimico.
Il tempo passa velocemente, incontro qualche faccia conosciuta scambio due battute e mi preparo a partire: mi riscaldo a dovere ma sento un peso addosso che mi attanaglia, ma son convinto che passerĂ !
Si parte, i km scorrono veloci aspettando il momento della crisi: eccola passare intorno al 24° km: oggi non ha perso tempo ma dopo poco svanisce accodandosi sicuramente a qualche d’un altro! Purtroppo devo prendere la decisione di fermarmi per la seconda volta a svuotare il serbatoio,ma attendo il tratto in discesa dopo il cavalcavia in modo da poter recuperare meglio la velocità !
Finalmente si entra a Carpi,la folla acclama, la fine è vicina, ancora un piccolo sforzo è ora dello sprint finale: il traguardo è li che mi attende…il wc chimico pure!

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Ma prima di arrivare alla maratona, a me ben cara e nota, si trattava di superare il Colle D'Izoard, non prima di qualche salitella intorno ad Embrun e ad un giro nella alta valle sinistra, tutto in bicicletta e condito da un meteo inclemente pronto a scaricare nubi pesantissime che giĂ avevano buttato grandine alle 4 di notte.
E dopo il colle d'Izoard, in discesa, un'acqua mai vista, condita a grandine per mitragliarmi e fermarmi sotto il tetto di una grangia. E' stato lì che improvvisamente stoppato ho dovuto trovare un luogo appartato (facile, chi c'è in giro sotto una pioggia torrenziale a metà montagna ?) per liberarmi di qualche peso in più. Sicuro di agire senza occhi altrui verso me indirizzati.
E poi ancora salite e discese, e il Pallon che non finiva mai, e lo Chalvet, e infine il transennato di zona cambio con l'addetto che mi chiedeva, alle 5 del pomeriggio, se veramente ero proprio sicuro di voler correre la maratona.
Sì, certo, rispondo, d'altronde ho avuto modo di riposarmi quasi un'ora in attesa della fine pioggia, che dire, adesso voglio correre, la maratona mi aspetta e non sia mai che aspetti invano.
Attenzione, parlavamo di pre gara. Ho visto uomini e donne scofanarsi piatti enormi di pasta, alti come milanesi panettoni. Ho visto braccia e gambe muscolose aggirarsi nel supermercato alla ricerca di carboidrati complessi in quantitĂ , io stesso ci sono caduto uscendo con fichi secchi nella speranza di massimizzare il rapporto spazio peso calorie.
E prima ancora della bicicletta, due giri di lago a stile per saggiare la capacitĂ di uscire ancora freschi dall'acqua, dimostrando che non sono certo quei quasi quattro chilometri di nuoto a fiaccare un maratoneta !
Ma poi, l'ultima maratona da me corsa 2 settimane fa ('a secco', come adesso mi piace dire), senza la partenza giĂ in riserva, che sorpresa ! Razzo fino al trentesimo chilometro, e quindi, la disumana fatica per portare a casa il traguardo ormai giĂ in riserva.
Morale: il fascino delle distanze lunga lascia sempre un certo reverenziale timore e infatti per quanto si cerchi di prevedere il risultato questo non è mai scontato nè calcolabile !
Semplicemente GRANDIOSO ! ! !
Mark, per me...numero uno ;)
Your friend ed ex compagno di corsa,
jP
ma oltre a guardare il cartello (presumo per orientarti in vista del traguardo di Carpi), in quale atto ti ha colto il fotografo?
Non eri per caso intento in una delle tue pause... "tecniche"?
Comunque i miei complimenti, mi tolgo il cappello lasciando all'aria la mia "tigna" per la prestazione e il tempo...
EVVIVA IL ROAD
Attilio
Dato che hai fatto veramente un ottimo tempo e dato che me ne intendo di "cagozzi" resta da capire una cosa molto importante e utile per la prossima maratona :
CHE TEMPO AVRESTI STACCATO SENZA LA "CAGARELLA" ????????
Grandi Complimenti
Luciano Alvazzi