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La dimensione mondiale del tri-Road

Inserito da capt.ale il 29/09/2008 alle 12:38 nella sezione triathlon

I mondiali di duathlon in Italia erano un occasione troppo ghiotta per i nostri triathleti!

Due giorni di gare, il sabato dedicato agli Elite e alle categorie Giovanili e la domenica agli age group. Giorgio Alemanni ha sfiorato l'impresa giungendo quinto dietro atleti fino a tre anni più giovani di lui, con una gara magistrale di altissimo livello tecnico.

Benissimo gli altri Road in gara: Paolo Visigalli si è confermato il più forte duathleta Road, seguito da Leone, Vasco e Galliena, tutti e tre in splendida forma per l'appuntamento tricolore di Villasimius (C.I. di triathlon a squadre) del prossimo 12 ottobre.

Appuntamento a domenica prossima con il tri-Road tutto concentrato sul Campionato Italiano Assoluto e a squadre di Triathlon distanza Ironman che si disputerà all'Isola d'Elba con tre Road al via:
Visigalli, Pittoni e Nava Marco.

Che la tri-forza sia con voi.

W il Road
capt.ale

Risultati Campionati del mondo di duathlon

M60-64:
5. Giorgio Alemanni 2:24:40

M40-44
85. Marco Carlo Galliena 2:32:49

M30-34
52. Paolo Visigalli 2:14:56
63. Stefano Leone 2:20:47

M25-29
39. Andrea Vasco 2:20:58

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Commenti
  • tri-vasco 29/09/2008 alle 14:02:23 rispondi
    Un mondiale, una stagione.
    Una precisazione, prima di tutto. Il nostro Grigio ha aggiunto un altro tassello alla sua leggenda, avendo corso in condizioni assolutamente proibitive: temperatura atmosferica autunnal-invernale delle 7 del mattino a coda di un nubifragio abbattutosi su Rimini dalla notte precedente. Non ci sono parole, c'è solo da inchinarsi e applaudire, per quello che fa sul campo e per quello che è quando non mena per strada.
    Due parole sulla gara. Un mondiale è...speciale. Prima di tutto perchè per una volta vedi i tuoi "avversari" di ogni giorno vestire il tuo stesso body azzurro e li senti tuoi compagni di squadra. Inoltre perchè senti tante lingue, tante culture, ma lo stesso modo di vivere questo sport incitarti e darti forza. "Go Italy", "Bravo Italia Bravo". Beh "denghiù".
    Gara molto dura, corsa su ritmi alti, su un percorso non tecnico, ma estremamente muscolare: due ore e passa di sforzo sempre costante, al limite, senza alcuna possibilità di rifiatare (quindi immaginatevi l'entità dell'impresa di Giorgio, alla luce di questo). Non importa poi aver sofferto parecchio di crampi dalla metà della frazione in bici in poi. Non è una giustificazione, è semplicemente una parte del gioco. Anzi è un'oppornità nella difficoltà. Vedere, ogni qual volta alzi di un pelo la forza impressa sui pedali, le gambe vibrare impazzite dagli spasmi e avere la determinazione di dirti "non me ne frega niente, io continuo, io meno, io non mi arrendo, io torno dalla TriCurva, io inquadro quello davanti a me e ora lo supero!" è un insegnamento. Oggi sono quasi completamente a pezzi, ma ho il cuore e la testa pieni zeppi. E comunque - discorso valido credo per tutti - se non trovassi un gusto quasi perverso nel soffrire, probabilmente non potrei affacciarmi alla triplice.

    Non a caso ho passato il weekend mondiale indossando al polso l'elastichino da capelli nero che aveva sancito l'ultimo giro di corsa nel 70.3 a Monaco. Diceva una persona molto, ma molto saggia:
    "I sogni non esistono! Siamo noi che trasponiamo nei sogni ciò che pensiamo di non riuscire a realizzare."
    Questo è stato un anno che ne è valso cento. Un anno da leoni in una vita che ci vuole pecore. E in cuor mio sento ancora tanta e nuova fame, voglia, rabbia e determinazione da sfogare, con il valore aggiunto di una maggior consapevolezza delle cose.


    Grazie al super-presidentissimo Di Toro, insostitubile anima e forza di tutto il movimento, per l'incitamento e per il "briefing" fatto prima della partenza. Non "uno di noi", ma "il primo tra noi". Grazie a Marco Novelli per i continui incitamenti, "avversario" (le virgolette sono d'obbligo) fino a ieri e vero ultrà sugli spalti durante la gara. Grazie ai giudici FITRI, che vedendo in me una "faccia nota" in ZC hanno scambiato quattro chiacchiere (ironizzando sul mio pettorale, il 69 :) ) contribuendo a stemperare la tensione crescente.


    Ma non finisce qui: grazie a Claudia per avermi fatto iscrivere, mi ricordo ancora quando mi dicesti di questo mondiale Riminese: duathlon di Manerba del Garda, terza gara stagionale, mia terza gara nella triplice. Grazie tri-curva, Angela, Carla, Sabina, Robino: nel silenzio della fatica che ogni triathleta nel suo privato vive avete sempre aperto un raggio di luce e forza abbagliante, insostituibile, mondiale. Grazie ai miei compagni, insostituibili complici di mille avventure, dai "due di Monaco" a Super Paolo Visigoto, sempre più signore del Duathlon. A te i nostri migliori "in bocca al lupo" per l'ennesima impresa che ti aspetta settimana prossima!

    Grazie da ultimo a te, Capitano: oggi più che mai questo piccolo risultato è solo e solamente tuo (e chi dice il contrario 30 giri di caserma).

    Nulla fermerà il Tri-ROAD! AUW!!!!
  • artiglio 29/09/2008 alle 14:41:23 rispondi
    "RAGAZZI" (di tutte le età), SIETE STUPENDI !
    Ve l'ho già comunicato per e-mail, e ve lo ripeto in questo spazio: siete fantastici.
    Spero quanto prima di provare le emozioni che state provando in questi giorni (e la settimana prossima ci sono i campionati a squadre in Sardegna): per il momento sto solo provando fatica e dolori muscolari per gli allenamenti che ho iniziato a fare e che spero di portare avanti con determinazione in vista dell prossima stagione.
    E un vivo "in bocca al lupo" per VILLASIMIUS, mi raccomando: dettagliateci di resoconti.
    Attilio
  • fedecata 29/09/2008 alle 16:52:16 rispondi
    AUW ragazzi....avanti tutta!

    ma che ve lo dico a fare?

    siete unici

    feda
  • gioale 29/09/2008 alle 18:01:10 rispondi
    grazie Andrea....
    e-sa-ge-ra-to! in fin dei conti c'era solo un po' di vento, un po' di pioggia e un po' di freddo, ed era doveroso che toccasse ai piu "anziani" meglio temprati alle condizioni estreme! In effetti in questi ultimi due anni le mie partecipazioni ad europei e mondiali sono sempre state contrassegnate da condizioni meteo negative per mè che amo il caldo (e i nordici si fregavano le mani!) anche quando le località facevano pensare il contrario, vedi Lisbona e ieri Rimini. Bellissimo (come sempre) il racconto che hai fatto di questi mondiali, segnalero ad Emilio di leggerlo e peccato che non siete potuti rimanere per le premiazioni, avresti vissuto l'ultimo tassello di questa straordinaria due giorni con momenti di altissima emozione! sopratutto alla fine quando tutti i medagliati sono saliti sul palco e tutti insieme nelle loro divise nazionali hanno formato uno straordinario mosaico multicolore, multietnico e senza età, a conferma che lo sport è si competizione, ma non divide! Accomuna!!! il grigio.
  • marcog 29/09/2008 alle 20:12:29 rispondi
    Aria mondiale
    Posto solo ora perchè oggi io Stefano Paolo abbiamo coinvolto Roberto in una gita defaticante di MTB, ragazzi se Roberto vi dice andiamo a fare una salita tranqulla e una discesa tecnica sappiate che che per lui sarà un bicchiere d'acqua per voi, quanto meno per me, il momento di dire io questa volta passo (capitano saresti molto orgoglioso di noi tre (Paolo Stefano ed io) Come Andrea ricordo quando sotto voce abbiamo parlato dia andare al mondiale.

    Come ho raccontato ai miei compagni di squadra mi sono iscritto tra i primi, e la fitri si ricordava di ttutti noi come quell iche si sono iscritti prestissimo (che fretta hanno questi qui), cperchè avevo paura che cambiassero le regole e ci volesse il tempo per per partecipare, e io sicuramenete no lo avevo......

    della gara posso solo dire una cosa perfetta, perfetta in tutto organizzazione, clima, non solo atmosferico, tifo, gente in torno, Rimini che credo abbia reagito alla grandissima, compagni di avventura (o meglio amici di avventura), un solo rammarico essere stati cosi in pochi la prossima volta in tanti di più ne vale la pena.

    Della mia gara aggiungo che di più non potevo fare e insime ai campionati Italiani di TRathlon olimpico la considero la mia meigliore gara, sono contento di aver sbagliato Verona, l'esperienza mi ha permesso di fare ieri una buona prova, anche se devo lavorare sulla corsa ancora..........
    MArco
  • marcog 29/09/2008 alle 20:16:00 rispondi
    scusate ho fatto casino e manca un pezzo.
    Capiatano saresti orgoglioso di noi perchè nei pezzi più tecnici per spirito di squadra e non rischiare di farci male al posto di provarli li facevamo a piedi

    scusate l'errore
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