Triathlon Cremona Domenica 7 Settembre

Domenica 7 Settembre TRI-DEBUTTO a Cremona

Sono due giorni che penso e ripenso alle emozioni che ho provato al mio primo e vero Tri-Debutto nella multidisciplina.

Domenica ho partecipato per la prima volta ad un super sprint, e sempre per la prima volta con tessera Agonistica...

Eravamo in due al debutto io e Sara Belotti. Dal momento dell’iscrizione fino al momento della gara si sono alternate emozioni diverse, per un’intera settimana la paura di non farcela mi ha accompagnato insistentemente, la mia mente ripercorreva i miei tempi nelle singole discipline e il calcolo era automatico se fossi riuscita a finire beh sopra le due ore sicuro... ma in fondo, a me interessava finirla la gara, mi ero iscritta per quello, il calcolo dei tempi era solo legato al fatto che se avessi finito troppo tardi, magari ero fuori tempo massimo, mi dicevo...

Nella settimana prima della gara ho cercato di allenarmi ma senza affaticare troppo i muscoli che tutto sommato non sono poi così consolidati e forti, il timore di affaticarmi troppo mi ha seguito ogni giorno, e poi c’era anche il discorso dell’alimentazione, pensavo:” la gara e’ intorno alle 12,00 e se poi mi viene fame e non ce la faccio..”
insomma tante paure legate all’inesperienza e alla paura di dover mollare a metà gara.

Il sabato preparo tutto, borsone, bici e ripenso alla zona cambio, le due gare di mini triathlon che ho fatto sono tornate davvero utili penso...!

La notte prima riesco a dormire, più o meno tranquillamente, con intervalli di risveglio continui, almeno dieci vlte...

Così, arrivati alla mattina della gara mi preparo, prendo tutto salto in macchina e vado all’appuntamento, arrivo con ben 30 minuti in anticipo, attendo in auto con Carla che cerca di distrarmi facendomi chiacchierare... arrivano finalmente Bruno e Sara, scendo a salutarli e chiedo allora come va?? Ho un’agitazione addossso... e Sara... non me lo direee!!

Arriva anche Mario e sua moglie, bene la troupe è al completo si parte.... seguiamo Bruno fino al parcheggio, l’emozione cresce, mi guardo in giro e ci sono atleti ovunque, andiamo a ritirare i pacchi gara, speravo in una maglietta dico e invece un asciugamano come ricordo per il tri-debutto mi sembra un pò bruttino, ma va bene comunque.

Prepariamo le bici e ci dirigiamo in zona cambio, bici rosa che tutti guardano e poi rivolgono a me un sorriso, la cosa mi lusinga ma il top arriva in zona cambio, proprio all’entrata i giudici, due donne, mi fermano e mi dicono che e’ molto carina la mia Pinetta, e che c’e’ solo un’altra atleta che ce l’ha così però lei ha anche il casco rosa... Finite le chiacchiere con loro, vado al mio posto 112, sistemo tutte le mie cose e poi continuo a tornare indietro e rivivo la scena della gara, guardo i corridoi, la posizione della bici, e solo quando mi sento sicura esco e vado dagli altri, foto di gruppo e si va in piscina per la partenza.

A spunta effettuata, ripenso al tempo e spero che sia clemente qualche gocciolina di pioggia e’ già scesa nel frattempo, inoltre l’acqua e’ fredda e gli occhialini, spero che non mi tradiscano e non mi facciano entrare l’acqua proprio sul più bello, insomma dopo gli ultimi pensieri non c’è più tempo si entra in acqua e si parte....

Dopo i primi 100 metri fatti malissimo con un paio di bevute e di apnee, trovo il mio ritmo giusto e proseguo, cercando di tenere a mente le vasche fino alla fine, sembra non finire mai e intanto cerco sott’acqua qualche altra atleta, sperando di non essere l’ultima ad uscire dall’acqua, non per orgoglio, ma per solitudine, a volte essere gli ultimi da un gran senso di solitudine.

In realtà finite le mie vasche esco al volo con l’aiuto di un assistente a bordo vasca, corro dalla mia Pina e infilo calze, scarpe, casco, e via..... "Fino al cancello".... sento che mi dicono, finalmente salgo in sella e inizio a pedalare.... e’ bello e strano in realtà c’e’ gente e atleti che girano in bici, ma io sento un gran silenzio, raggiungo delle ragazze e cominciamo a darci una mano facendo scia.. bene mi dico così recupero un po’ le gambe che poi mi serviranno per la corsa.

Primo giro concluso...e subito dopo arriva anche la conclusione del secondo, beh mi dico pensavo peggio, intanto guardo l’orologio e non credo ai miei occhi, l’avevo fatto partire in vasca e non l’avevo più guardato, in realtà e’ passato pochissimo tempo, rispetto alle aspettative, beh lascio la bici sulla rastrelliera tolgo il casco e riparto per la corsa.. la più dura, dopo solo un chilometro, il mio solito dolore al fianco viene a farmi compagnia, resisto, mi dico tieni il passo non camminare.. respira bene e così il dolore scompare...

Un percorso solitario, atleti uomini che mi superano come saette e continuo tenendo il ritmo, finalmente un paio di addetti e chiedo quanto manca, uno mi dice hai già fatto 3 km, ma in realtà erano molti meno, non finiva più, ma non mollo, continuo e alla fine dopo lo spugnaggio e il ristoro, mi dico che in fondo non dovrebbe mancare molto, ripercorro mentalmente il percorso sulla mappa, che avevo visto al ritiro pacchi, ed ecco ci siamo un passo dietro l’altro sono arrivata, una ragazza che avevo visto davanti a me e’ li che mi incentiva a non mollare che ero all’arrivo e di continuare così...

Ecco una serie di curve e ci siamo, arrivo alla fine di questa grande e mitica esperienza, respiro mi guardo intorno e vedo Carla che mi fa il tifo e per tutto il percorso e’stata presente con la macchina fotografica a farmi le foto ricordo, e poi vedo Sara che mi corre incontro e che mi abbraccia, lei e’ già arrivata da tempo e sta già mangiando, poi vedo Claudia, che sorridente mi viene incontro e mi dice Brava....

Mi sento un po’ stordita, improvvisamente il silenzio di prima si riempie di musica frastuoni, gente che parla ecc... Guardo l’orologio ed e’ li che scopro che oltre ad essere arrivata alla fine e senza nemmeno tanta sofferenza, come invece mi aspettavo, ci ho messo pochissimo, per i miei standard, solo 1 ora e 42 minuti... incredibile quasi non credo ai miei occhi e cosa ancora più incredibile e’ che non sono nemmeno arrivata ultima...

Beh devo dire che il calore della tri-curva si e’ fatta sentire, e anche quello dei compagni di squadra. Ringrazio tutti quelli che hanno creduto fin da subito che avrei potuto farcela e tutti i presenti che mi hanno incoraggiata, un saluto va ai colleghi che hanno gareggiato lo stesso giorno a Monaco, vi assicuro che finita la nostra gara i nostri pensieri sono stati rivolti a voi e alla vostra mitica impresa, bravi ragazzi, brava anche a Sara che ho sentito molto vicina in questa bellissima esperienza, e un grazie a Carla per il calore lungo il percorso e per le foto, grazie anche a Claudia, a Giorgio ( primo di categoria), a Mario e sua moglie Edda, a Bruno, e tutti quanti i presenti del Road...

Bellissima esperienza che ha dovuto decantare un po’ dentro di me ma che sicuramente ripeterò e sono sicura che altre nuove paure saranno presenti a farmi compagnia..
Angy