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Tri-Spettacolo a Saluzzo

Inserito da tri-vasco il 17/06/2008 alle 08:50 nella sezione triathlon

E' un po' come una spina nel fianco, è il ritmo che spacca in due l'anima, il bum-cha-bum-bum-cha dei passi sull'asfalto che manda in risonanza il cuore, è la stella polare che illumina il percorso sportivo di ogni Road-triathleta o Road-tritifoso.

E' tante cose, che di volta in volta prendono sempre più spazio in chi ci mette tutto sul campo e in chi ci è dentro fino al collo e per un motivo o per l'altro si ritrova dall'altra parte della barricata, ma non fa mancare mai il suo incondizionato appoggio.

E' una passione che pulsa, sgomita, urla, che contagia chi non si vedeva a battagliare ogni settimana in giro per il Centro-Nord Italia, non si credeva capace di ritagliare così tanto tempo extra per programmare gli allenamenti in tre discipline diverse e magari ora guarda con stupore chi gli dà del matto a causa di un tale impegno profuso all'inseguimento di una apparente chimera.
Per dare meglio l'idea parliamo di una malattia molto aggressiva che porta ad avere sempre a portata di mano un paio di scarpe da corsa, una bicicletta, una muta, degli occhialini e quattro ferri del mestiere, a casa, in ufficio o nel baule di un'automobile, che ci sia gara o che si sia in vacanza o in trasferta.

Il Tri-Road anche questa domenica ha regalato spettacolo e passione da vendere a tutto il Tri-circus sulle strade del cuneese, per la precisione in quel di Saluzzo.
Un duplice appuntamento con un triathlon sprint individuale valido per il Rank e a seguire senza soluzione di continuità una prova a squadre "promozionale", entrambi articolati sul medesimo percorso composto da 750 metri a nuoto in piscina coperta, 23 chilometri di ciclismo su di un percorso a giro unico caratterizzato da lunghi tratti rettilinei raccordati da rotonde o curve secche, in costante falsopiano (positivo e poi negativo) e asfalto assolutamente ostile, a chiudere 5 km podistici su di un percorso senza particolari difficoltà.

Sette i Tri-Roads partenti alla prova individuale: Alemanni, Sgaramella, Pittoni, Luisella, Leone, Hauser e Vasco.
Purtroppo non sono ancora disponibili delle classifiche ufficiali, ma a memoria – e correggetemi se sbaglio, lo sapete che sono rimbambito! - ricordo podi di categoria per il Grigio, Gian, Luis e incredibilmente per Tri-Vasco.
Migliore dei Road Stefano, sempre più tri-specialista della distanza e protagonista di una prova esagerata soprattutto in vasca; da segnalare anche lo Snauzer autore di una convincente prova ciclistica al debutto con il suo nuovo mezzo di carbonio vestito.

Due le compagini schierate nella prova a squadre, nell’ordine Maitilasso-Meneghetti-Sigona e Alemanni-Pittoni-Vasco, per le quali non sono (mai lo saranno?) disponibili riscontri cronometrici.
Da segnalare la rovinosa caduta del nostro Artiglio nella frazione ciclistica, a causargli lividi ed escoriazioni su tutto il corpo… ma la Tri-ricetta a base di Cuore e Maroni hanno imposto a lui e a tutta la squadra di portare a termine la prova compatti, determinati e con tanto di arrivo in parata, fantastico!

Un ultimo doveroso ringraziamento alla Tri-Road-curva, al solito la più rumorosa, calda e coinvolgente del paddock...vero ed insostituibile motore di questa ennesima avventura, un supporto che persino gli elite si possono solo sognare.
E per una volta vedere fare cagnara anche così tanti compagni di fatica (in attesa di partire o appena arrivati), quelle stesse persone con le quali hai sgomitato lungo la strada, ha regalato una bellissima emozione, confermando nei fatti che la tanto declamata compattezza del Tri-Road non è una chiacchiera o un atto di onanismo o delirio verbale, ma una meravigliosa realtà.

Ci vediamo a Bardolino settimana prossima, con la certezza che nessun cancello oserà ostacolare il passo dell’ondata blu-arancio.
La testa è al solito in zona cambio, anche se questo giro le gambe tremano un pochino, data la portata dell’evento.

AUW!AUW!AUW!
(ve l’ho attaccata, eh?  )
W il Tri-Road!
Andrea

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Un tri-finish molto, ma molto particolare
Un tri-finish molto, ma molto particolare
Commenti
  • artiglio 17/06/2008 alle 10:22:31 rispondi
    Prima o poi doveva accadere...
    Io penso che prima o poi chi va in bici deve mettere in conto una caduta; certo, poi va a fortuna, nel senso che ci sono cadute devastanti come cadute stupide.
    Tutto sommato se doveva capitare, meglio per come è andata: la strada era sgombra di auto, non pioveva, e non avevo gli scarpini da bici; così quando la mia ruota ha "spizzato" quella di Mario, ho potuto cadere e rotolare ahimé sull'asfalto, mentre la bici se ne andava sull'erba, senza estreme conseguenze...
    pur sbattendo la testa sulla destra (meno male il casco, che riporta i segni), al momento di rialzarmi in piedi ho sentito un dolore lancinante al bacino, facevo fatica a respirare: a fatica sono risalito sulla bici, e nonostante il manubrio storto (è da cambiare), piano piano e felicemente "assistito" dai miei compagni di squadra, abbiamo ripreso a macinare quei pochi chilometri che mancavano alla fine della frazione...
    altro dolorino nello scendere dalla bici, ma grazie ai muscoli ancora caldi, riuscivo a ripartire per la frazione di corsa, e anzi, facendo ancora "gioco" di squadra, portavamo a termine la frazione giungendo sul traguardo tutti e 3, io Bruno e Mario.
    Grazie ancora ai miei stupendi compagni, con i quali abbiamo condiviso il gioco di squadra fino in fondo, sin dalla prima frazione, in una situazione non facile per la mia attardata preparazione in bici e soprattutto per la caduta.
    Solo alla fine, dopo un piccolo ristoro, ricorrevo alle cure dell'ambulanza, che comunque si limitava a riparare le escoriazioni visibili...
    Il peggio doveva venire sulla strada di casa e soprattutto la sera, tale da restare quasi immobilizzato per un giorno intero; ma non preoccupatevi, oggi sono tornato al lavoro, e spero di tornare presto alle normali funzionalità e soprattutto ad allenarmi: prossimo appuntamento il TRI SPRINT di LECCO: è anche campionato italiano, e sicuramente sarà uno spettacolo non solo per chi partecipa.
    A presto
    AUW
    Attilio
  • Gian 17/06/2008 alle 10:44:09 rispondi
    Tri-Meravigliosa Realtà
    E' vero, neanche gli Elite si sognano situazioni del genere; grazie Andrea, grazie Giorgio, grazie Gianni, anche se all'ultimo non ce l'hai fatta a proseguire, grazie Tri-Curva, grazie Colleghi-Avversari, grazie Capitano che hai dato l'avvio alla meravigliosa realtà, grazie a tutti Voi.
        Gian
    Ah, dimenticavo, AUW, AUW, AUW !!!
  • Tortellone67 17/06/2008 alle 10:53:57 rispondi
    Grazie ....
    ... ai miei compagni di squadra per la splendida esperienza.
    Complimenti a tutti ... siamo grandissimi!!!!!
    Ad Attilio un complimento in più per lo "spot" al nuovo motto coniato dal TriVasco : se non è un esempio di "Cuore & Maroni" il tuo exploit di Domenica, allora andiamo tutti a casa ... GRANDE ARTIGLIO!!!!!!
  • tri-vasco 17/06/2008 alle 11:28:32 rispondi
    Precisazioni
    Classifiche alla mano - grazie ad Attilio per avercele fornite - ecco i risultati:Luisella seconda di categoria M3Giorgio primo di categoria M5 (e tempo spaventoso nella frazione podistica!!)Gian secondo di categoria M4Giovanni terzo di categoria M3Andrea terzo di categoria S2
  • gioale 17/06/2008 alle 23:47:55 rispondi
    Grazie a tutti..
    a posteriori, anche perchè molto spesso nell'immediato dopogara ci si concentra su cose piu materiali come il meritato ristoro, la doccia e il pasta-party il tutto condito da molta stanchezza, e ci si dimentica dei doverosi ringraziamenti, in primo luogo da parte mia ai miei due compagni di avventura Andrea e Gian che senza troppi calcoli e incertezze si sono buttati in questa nuova esperienza, poi all'altra squadra Road, Mario-Attilio-Bruno, con cui abbiamo condiviso nel momento del tri-sorpasso in bici urlati sfottò ed incitamenti reciproci, e poi terzo ringraziamento alla numerosa tri-curva come sempre molto rumorosa, e a cui nell'occasione si sono aggiunti Gianni, Cristian e Stefano a dimostrazione che quando non si gareggia si tifa. il grigio.
  • zecif 18/06/2008 alle 10:03:01 rispondi
    Che invidia....
    ...è triste dover leggere delle tri-imprese degli altri quando non si è potuto partecipare...
    E' bello leggere che il Tri-spirito è sempre di più imponente!
    Un BRAVO! a tutti! Ma soprattutto ad Artiglio che ci ha insegnato ancor di più col modo in cui ha concluso la sua gara.
    AUW! AUW! AUW! ....ovvio :-)
    Marietto T.A.
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